Il restauro delle monete di Elea/Velia è il “Progetto Art Bonus dell'anno”

Giuseppe Fantasia

Ogni anno, grazie all'Art bonus, centinaia di mecenati sostengono il patrimonio culturale pubblico italiano. Quest’anno al concorso hanno partecipato 166 progetti, 40% in più rispetto alla precedente edizione 

Piana di Velia (Salerno). Il caldo, i colori e i profumi della nuova stagione si fanno sentire più che mai nell’antica colonia greca di Elea (Ἐλέα), nel cuore del Cilento, soprattutto in queste ultime settimane in cui – stando ai dati dell’Ente Spaziale Europeo (Esa), nei nostri cieli c’è sempre meno concentrazione di biossido di azoto. Siamo nel Parco nazionale del Vallo di Diano e Alburni, uno dei tanti posti della nostra bella Italia con una storia illustre ed affascinante. Ribattezzata Velia dai romani, Elea fu la prima città lontana dalla Grecia in cui si iniziò a parlare di filosofia oltre ad essere una città di incontri tra le varie popolazioni, di commercio e quindi di monete.

 

 

  

Molte di queste sono state ritrovate durante i recenti scavi archeologici che hanno coinvolto l’intera area e per evitare che le stesse fossero perse a causa del precario stato di conservazione, cancellando così preziose informazioni, è nato il progetto “Le Monete di Elea/Velia” che ha permesso che tutte le monete ritrovate negli scavi fossero restaurate e valorizzate. L’intervento - sostenuto dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni in veste di mecenate - è nato dalla stretta collaborazione tra la Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino e il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno e ha vinto la quarta edizione del concorso “Progetto Art Bonus dell’anno”.

 

 

Il concorso, che premia ogni anno progetti realizzati attraverso l’Art Bonus - la misura fiscale promossa per favorire il mecenatismo culturale (ad oggi ne hanno beneficiato già 1.834 enti e oltre 15.000 mecenati, per un totale di 3.700 interventi e 451 milioni di euro raccolti su tutto il territorio nazionale) - ha visto quest’anno in gara 166 progetti, registrando un aumento del 40% rispetto alla precedente edizione e un particolare incremento delle proposte provenienti dal Sud Italia.

 

Tra i progetti più votati di questa edizione del concorso, in seconda e terza posizione si sono classificati il “Plautus Festival” del Comune Sarsina (FC) e il restauro della “Testa del Filosofo” del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Seguono la Chiesa di San Bernardino del Comune di Caravaggio (BG), il Teatro Morlacchi del Comune di Perugia, il Loggiato San Bartolomeo della Fondazione Sant’Elia di Palermo, Il Nettuno di Bartolomeo Ammannati del Comune di Firenze e – ancora – il Tempio di Nettuno del Parco Archeologico di Paestum (SA), il Rilievo di Tamesius Olimpius Augentius alle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano e il Macerata Opera Festival dell’Associazione Arena Sferisterio di Macerata. La premiazione è stata ovviamente annullata a causa delle misure restrittive dovute all’emergenza sanitaria in corso, ma sarà comunque possibile conoscere i progetti finalisti e la testimonianza dei partecipanti attraverso video, immagini e racconti che saranno pubblicati nelle prossime settimane sui social network di Art Bonus.

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