Che delusione Cioran, nichilista a parole ma imbottito di calmanti omeopatici
“Una segreta complicità’”, il carteggio con Mircea Eliade
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Cioran, per sfiorare la vetta e l'abisso
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Antologia del ritratto
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Cioran e Sgalambro, la regressione suicida
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Doppio Cioran, mistero insondabile
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La vita dei grandi scrittori raccontata dalle loro ultime letture
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Ci salverà l'est
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Il dramma di vivere in un'èra senza più verità
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Il senso della Cioran-Renaissance
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“La fine del nostro evo”
Ho chiuso il carteggio Cioran-Eliade (“Una segreta complicità. Lettere 1933-1983”, Adelphi) tirando un sospiro di sollievo. Nessuno dopo la mia morte pubblicherà i miei carteggi, innanzitutto perché non esistono (e poi perché non hanno alcun potenziale commerciale, chiaro). Nessuno potrà guardare dietro le mie quinte e inchiodarmi a messaggi mediocri, scritti in fretta, legati a contingenze prosaiche. Cosa che purtroppo, a causa del succitato volume, succede a Cioran, autore di titoli bellissimi fra i quali “Esercizi di ammirazione” e che però stavolta riesce difficile ammirare, anche esercitandosi molto.
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- Camillo Langone
Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).