Gli Uomini blu arrivano in Italia: 35 milioni di spettatori in 25 anni di carriera

Lo show che il trio ha composto è molto fisico ed eccentrico. La partecipazione del pubblico è fondamentale, soprattutto perché il gruppo non parla ma sia aiuta solo con smorfie e gag, scritte e musica rock

Redazione

Arrivano per la prima volta in Italia i tre artisti del Blue Man group con uno degli show più visti al mondo: in 25 anni di carriera oltre 35 milioni di persone hanno già assistito alle loro performance. Dall'8 novembre gli "Uomini blu" saranno in scena al teatro degli Arcimboldi di Milano, per poi proseguire il tour al teatro Politeama Rossetti di Trieste dal 22 novembre. Sul palco tre entità blu che non comunicano con le parole, ma solo attraverso i gesti e la musica rock eseguita con strumenti improbabili. "Il blue man è un'entità misteriosa che è disconnessa dal modo tradizionale di comunicare. Nato nel 1991 in uno spazio off di New York, l’Astor Place Theatre, dove ancora si esibisce, il gruppo era composto da tre performer - Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink. Lo show che il trio ha composto è molto fisico ed eccentrico. La partecipazione del pubblico è fondamentale, soprattutto perché il gruppo non parla ma sia aiuta solo con smorfie e gag, scritte (che in Italia saranno tradotte) e disegni animati. "Rappresentazione visiva della meraviglia, dell'innocenza, lo show ha uno sguardo diverso sulla realtà e porta il pubblico a scoprirla insieme a lui" racconta Adam Erdossy, Blue Man captain.

  
Un mix ironico di arte, musica, teatro, poesia, divertimento, energia, tecnologia d'avanguardia e colore. "È come se il pubblico ritrovasse qualcosa che ha perso ma che sta crescendo. The blue man è innocente ma anche astuto e divertente, è un essere completamente fuori dagli schemi ed è per questo che la gente che viene a vedere lo spettacolo resta incantata" aggiunge Nils Westermann direttore musicale del gruppo.

      

Video a cura di Askanews

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