Naturale artificiale

Ugo Cornia

Nel mio giardino le lumache preferiscono mangiarsi la posta che l’insalata

Ogni tanto, e in verità anche spesso, succedono delle cose che riescono a scalzare alcuni giudizi che sembrerebbero certi e che, non essendo più certi, rischiano di trasformarsi in pregiudizi. Ad esempio: capita spesso di parlare di naturale e di artificiale come di cose chiaramente distinte. Gli animali avrebbero l’istinto che li guida verso le cose per loro più giuste e più pure, a differenza di noi che invece ci formiamo il nostro gusto in situazioni complesse (vedi artificiali) e abbiamo un po’ perso l’orientamento rispetto alle cose pure e semplici (leggi poco artefatte). Allo stesso modo la natura, che indubbiamente esiste, produce spontaneamente tante cose, ma in modo puro e spontaneo, e secondo la sua norma e i suoi ritmi; mentre noi la copiamo in modo sempre più artificioso, obbligandola a sforzi che le fanno male. E eccetera eccetera eccetera (devo anche dire che sono abbastanza d’accordo con il modello appena raccontato sopra, nel mio giardino crescono spontaneamente delle fragoline di bosco, di cui io non mi occupo, lasciando fare a loro nel modo più spontaneo possibile, e devo dire che il raccolto annuo si aggirerà forse verso i 50 grammi, ma il gusto è tale che secondo me in un chilo di fragole comprate c’è meno gusto che in quei 50 grammi e soprattutto un gusto più grossolano).

 

Invece che cos’è che succede? Succede che da circa un anno nel giardino della mia casa sull’appennino, località Guzzano, circa dieci abitanti stabili in mezzo a una infinita distesa di verde vario, prato, bosco, giardini, quando vado a aprire ogni quindici giorni la cassetta della posta, io prima trovavo questa posta che credevo che fosse stata rovinata dalla pioggia, poi invece vedevo che aveva delle strane bucherellature, strane come forma, e andando avanti in queste mie indagini del fine settimana, nel corso di tre o quattro fine settimana arrivavo alla conclusione dell’indagine sulla natura di questi strani buchi arrivando a capire che erano le lumache a produrli. Infatti poi guardavo bene dentro la cassetta e ci trovavo due lumache e pensavo saranno rimaste chiuse qua dentro e per non morire di fame si saranno messe a mangiare la posta. Quindi in un primo momento toglievo le lumache dalla cassetta della posta, contento di averle rimesse in libertà, in mezzo a infinite distese di verdura tutta per loro. La cosa stupefacente è che quindici giorni dopo le lumache erano di nuovo nella cassetta della posta e avevano di nuovo smangiucchiato la mia posta, compreso le ritenute d’acconto che mi manda questo giornale. Svuotata di nuovo la cassetta, quindici giorni dopo uguale: posta mangiata. Ergo, come si diceva una volta, la conclusione è che una lumaca che vive in un prato pieno d’erbe e di fiori, si arrampica su per le aste di ferro di un cancello e si infila in una cassetta della posta (cioè fa fatica) per andare a mangiarsi bollette e ritenute d’acconto che evidentemente sono fatte di ottima carta. E qui si ritorna al ragionamento precedente su naturale e artificiale prendendo atto del fenomeno: la lumaca, un istintivo animale che cresce libero e ineducato nell’appennino tosco emiliano, se ci riesce, due mangiatine di ritenuta d’acconto del Foglio e di bolletta del Consorzio della bonifica di Palata Reno se le fa.

 

Dunque mi chiedo: alla lumaca l’abbinata carta A4 più inchiostro di stampante laser fa più o meno lo stesso effetto che sulle masse dal gusto ormai corrotto fa l’hamburger di Macdonald o un kebab? Cioè, detto in altre parole, le lumache giovani amano il cibo spazzatura come i giovani umani? E qui bisognerebbe che anche la ricerca veterinaria che dicesse qualcosa di più: mangiando ritenute d’acconto al posto di foglie di lattuga le giovani lumache corrono il rischio di diventare presto obese? L’inchiostro da toner ha un effetto euforizzante sulla giovane lumaca e la rende in poco tempo tossicodipendente da toner? Naturale e artificiale dove vanno a finire? Se mi piacessero le lumache sarei moralmente autorizzato a mangiarle, visto che loro mangiano la mia posta? In questo caso il toner che hanno mangiato mi farebbe male? Vi lascio a ragionare con la testa piena di dubbi.

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