Finalmente Manuel e Fedez litigano un po'. Silva saluta "X-Factor", peccato
I ragazzi regalano la versione corale di un medley firmato Robbie Willimas. Che sale sul palco, buca lo schermo, spalanca le mandibole. Lui è l’Ospite. La prova vivente che se nasci Take That, non muori per forza Take That.
Robbie Williams a X Factor
Tema della puntata: generation icon. Ovvero: icone che hanno segnato i decenni del pop.
“Sono orgoglioso di far parte del programma più figo e stiloso della tv italiana”, ci gira intorno Fedez.
Pronti, partenza e via.
Si parte con Janis Joplin. Cantata da Gaia (“Non vedo l’ora che qualcuno mi dica: questa ragazza è troppo giovane per Joplin”, provoca il rapper). Interpretazione bestiale, nel senso carboniano della parola. Arrabbiata al punto giusto. Penetrante. Ma “Senza la disperazione dell’originale”, suggerisce Agnelli. Siamo d’accordo, ma non toglie nulla ad interpretazione magistrale.
“Maturità artistica e anagrafica non coincidono”. Ha ragione Fedez. Ma questo già ce lo avevano suggerito personaggi tipo Arthur Rimbaud.
Eva
Ci sono anche Chiara Ferragni e il suo sorriso immobile seduti accanto a Luca Tomassini. La fashion blogger debutta così accanto al tatuatissimo fidanzato: una fila indietro, silenziosa e perfetta.
E’ il turno di David Bowie. Interpretato da Silva Fortes. In portoghese (!): Life on Mars. Poca scenografia, molta dolcezza. “David Bowie in portoghese è come Gomorra in coreano: narcisismo inutile”, bolla Fedez. Ma Agnelli tenta di zittirlo: “Culturalmente? Ce l’ho più lungo io”. La sigla, grazie.
Lady Gaga per Fem. La canzone è Perfect illusion, la performance meno del solito. Il ragazzo sembra trattenuto. Peccato.
"Mi sbagliavo sul fatto che non hai nulla da dire”, fa marcia indietro Agnelli che durante la scorsa puntata aveva atterrito il concorrente paragonandolo ad un bravo animatore da villaggio turistico.
Miley Cyrus per i Daiana Lou, invece. Eccezionali, hanno sfoggiato un grammo di talento in più rispetto al solito. Che non era semplice. Davvero, davvero bravi.
Anche Iggy Pop è a X Factor. Insieme a Emy Winehouse. Entrambi nella voce di Eva Pevarello. La performance è movimentata. Eva si dimena bene inguainata in calzoncini da pin up anni 60, mentre i ballerini previsti da una coreografia troppo ricca la palpeggiano, togliendo un po’ di importanza alla sua bella voce.
Comunque ottima, come sempre.
Caterina
L’ospite che spezza le due manche è Shawn Mendez. Ha venduto 4 milioni di dischi. E noi non lo conoscevamo. Ma solo perché siamo vecchi.
Ed Sheeran è preso in prestito per i Soul System con Thinking out loud. Scelta curiosa per i ragazzoni di Verona. Loro continuano a piacerci, meno l’interpretazione rappizzata di un brano amato per la sua estrema delicatezza.
“Riuscite a prendere tutto quello che è bianco e trasformarlo in nero: avete preso Sheeran che è bianchissimo e lo avete costretto a mettere la crema solare”, commenta Fedez. Per Agnelli, i ragazzi sono pronti. Anche per noi. E complimenti.
Loomy
Arrivano anche i Rem con Caterina. La ragazza è brava. Ma nulla di più. E arrivati a questo punto per noi non basta. Ci spiace.
“Ci fermiamo per un po’ di sana pubblicità”, annuncia l’impeccabile Cattelan. Addirittura sana ci pare troppo, ma ne approfittiamo per andare alla toilette. Sana, in quel senso forse?
Andrea Biagioni
Vasco Rossi. Evviva! Loomy si esibisce su Anima fragile. Stupore. Il Blasco, un po’ come De Andrè va maneggiato con l’estrema cura che si riserva alle cose preziose. Il ragazzo ha interpretato con personalità, e un inciso di rime tutte sue, come sempre. E’ bravo, ma per noi Vasco resta intoccabile. Snob? Può essere.
Michael Jackson è il re del pop. E rivive nella voce (e nella chitarra) di Andrea Biagioni. Black or white. A questo giro l’uomo è superlativo.
La performance di Roshelle ieri sera
Infine: Skrillex & Diplo per la strafottente Roshelle che, tolti collare e museruola, si esibisce -questa volta- con un outfit più sobrio. Sciatto, oseremmo, ma certamente manca a noi la comprensione. La giovane è brava. Indiscutibile. Ma gli eccessi della coreografia non ne aiutano il talento. E l’Arisa furiosa parafrasa: “devi ribellarti alle scelte del tuo giudice testa di cazzo” (che poi sarebbe Fedez). “Sei sembrata più una vocalist che una cantante”, conclude. Anche a noi.
Al ballottaggio: Silva Fortes e Loomy. La scelta è sofferta. Davvero. E, alla fine, i giudici tengono Loomy.
Ciao Silva, sei molto brava.