Figli, divano e dieta vegana: il test per capire se convenga sposarsi

Antonio Gurrado
Adesso sono i futuri sposi a esaminarsi l’un l’altro per capire se convenga sposarsi; il New York Times ha pertanto pubblicato 13 domande obbligatorie e scomode escogitate da una pletora di consulenti, dal National Institute of Relationship Enhancement alla Society for Ethical Culture.

Forse perché ci si sposa sempre più tardi, sono finiti i tempi in cui erano gli adulti a esaminare i possibili generi: pensate all’interrogatorio di lady Bracknell ne “L’importanza di chiamarsi Ernesto”: “– Lei fuma? – Devo ammettere di sì. – Sono contenta; un uomo deve tenersi occupato”. Adesso sono i futuri sposi a esaminarsi l’un l’altro per capire se convenga sposarsi; il New York Times ha pertanto pubblicato 13 domande obbligatorie e scomode escogitate da una pletora di consulenti, dal National Institute of Relationship Enhancement alla Society for Ethical Culture: “Oltre a volere qualcuno con cui crescere i figli e avere una vita sicura”, spiega il quotidiano, “adesso chi pensa di sposarsi si aspetta che il coniuge sia anche miglior amico e confidente”. Ci è parso doveroso, per capire se funziona, fare come i Dik Dik che fornirono la riposta italiana ai Procol Harum.

 

1. In caso di disaccordo la tua famiglia lanciava piatti, discuteva con calma o si chiudeva nel silenzio?

Antonio Gurrado Una famiglia è una casa e le case hanno mura; le mura non sono trasparenti e servono a non rendere pubbliche le liti o, se siamo civili, i dibattiti. Le mura trasformano in silenzio il rumore dei piatti sfasciati; altrimenti è esibizionismo, è una puntata di “Uomini e donne”.

 

2. Avremo bambini e, se sì, cambi tu i pannolini?

Simonetta Sciandivasci Avremo (spero) appartamenti, non figli. I figli non si hanno: si fanno e noi ne faremo. Dall’uno ai molti. Cambierai i pannolini anche tu: se raccogli le deiezioni del tuo cane, non vedo perché non dovresti pulire il culetto dei tuoi eredi. Prendilo come un avanzamento di carriera.

 

3. Le esperienze coi nostri ex ci aiuteranno o ci ostacoleranno?

SS Ci aiuteranno solo se non ne parleremo mai. Il contrario della trasparenza non è il torbidume, ma il mistero: svelarlo spezza l’incantesimo e io preferisco l’incantesimo al telegiornale, la favola al realismo. Preferisco illudermi che i tuoi baci sono perfetti perché sei nato baciatore e non mi interessa se, invece, ti sei impratichito tutte le estati sulla riviera romagnola con le pallavoliste tedesche.

 

4. Quanto è importante la religione? Come celebreremo le feste religiose, se le celebreremo?

AG Ma vuoi sostituire te stessa o i bambini a Dio, come garante dell’equilibrio di una coppia sposata? Se vuoi vincolare i figli a un’educazione buddista o vegana o atea, scapperò non solo perché sei buddista o vegana o atea ma perché intendi stampare sui figli il tuo arbitrio. Se invece fai l’illuminista e vuoi lasciare i figli allo stato brado perché decidano da maggiorenni se farsi battezzare o meno, ti dirò di sì ma li porterò in chiesa di nascosto, oppure terrò sotto mano una boccetta d’acqua santa per ogni evenienza: sottrarre agli adulti la responsabilità di una scelta significa imporre a bimbi innocenti la responsabilità della scelta opposta.

 

5. I miei debiti sono anche tuoi? Mi tirerai fuori dai guai?

AG Tutte le coppie sono composte da una Germania e da una Grecia, a patto che i ruoli siano interscambiabili. Promettendo di amarci e onorarci nella buona e nella cattiva sorte, presupponiamo alterne vicende in cui di volta in volta ciascuno soccorre l’altro. Se invece vuoi essere sempre la Germania, non mi consentirai mai di essere la Grecia.

 

6. Quanto spenderesti al massimo per un’auto, per un divano, per le scarpe?
SS So solo che non intendo mettere piede da Ikea, Mondo Convenienza, Zara, outlet sperduti fuori dalla ZTL, e che non mi piacciono le scarpe di Sex and the City (questa è una menzogna a fin di bene: convincerti ad affrettarti a sposarmi).

 



 

7. Mi lascerai fare cose senza di te?

SS Aspettarti e farmi aspettare saranno i momenti migliori. Noi saremo compagni, non accompagnatori. Potrai abbonarti in curva, se ci tieni tanto e pure se non ci tieni affatto.

 

8. Ci piacciono i rispettivi suoceri?

AG Sposare una trovatella è una soluzione sottovalutata ma sempre a portata di mano, che guadagna il paradiso in cielo e in terra.

 

9. Quant’è importante per te il sesso?

SS Più del piacere, meno del desiderio. In ogni caso, non abbastanza da spedirti da un sessuologo quando comincerai a venire a letto con me solo per coricarti, né da erudirmi sulle pratiche erotiche estreme con i tutorial di Youtube.

 

10. Fin dove possiamo spingerci nel flirt con altre persone? Si può guardare del porno?

SS Sarei una donna felice se tu spaccassi la faccia a quelli che mi guardano per strada. Almeno una volta, ti supplico, fallo. Il porno è ammesso, lontano dai pasti.

 

11. Conosci tutti i modi di dire “Ti amo”?

AG L’amore è la tomba del matrimonio. Il matrimonio era nato per garantire alla donna che sì, l’uomo la amava e sarebbe rimasto sempre con lei. Era il sigillo del sentimento, un modo per sottintenderlo e non pensarci più; il divorzio ha favorito la proliferazione di conferme capillari e pleonastiche, di continue verifiche di ciò che avrebbe dovuto essere dato per pattuito, di capricciose ridefinizioni aristoteliche dell’amore che lo rendono sfuggente, proteiforme, perniciosissimo. Solo chi parla d’amore si lascia.

 

12. Cosa apprezzi di me, e quali sono le tue fisime?

AG Se mi poni seriamente questa dodicesima domanda, avrei dovuto mollarti all’undicesima.

 

13. Come vedi la nostra vita fra dieci anni?

AG Ma dieci anni non saranno una prospettiva troppo ottimistica per un matrimonio? In fin dei conti si può divorziare brevemente in sei mesi, ragion per cui fra dieci anni è ragionevole vederci già sposati nel frattempo con altre tre o quattro persone ambosesso, e diventati amici tutti insieme ipocritamente.

SS La sera del 31 marzo del 2026 ci addormenteremo guardando un servizio di “Ballarò” sulla depressione demografica occidentale. Circondati da un pesce rosso, un gatto che avrò tentato diverse volte di avvelenare, tre / quattro / cinque figli e i telefoni accesi ma silenziosi. Non avremo la sensualità delle vite disperate, ma l’antidoto alla disperazione, forse, sì.

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