Dal 15 giugno riaprono i centri estivi, prova generale per la scuola che sarà
Nell'ultimo Dpcm si torna a considerare i bambini e i ragazzi, ma resta da risolvere la questione dei centri per l’infanzia, i nidi, rimasti al momento fuori dal piano ripartenza
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Roma. Arrivare alla fase 2, quasi alla fase 3: c’è speranza, euforia, ma ci sono anche molti dubbi e questioni irrisolte. Si susseguono le riaperture di attività, resta però una chiusura che pesa e che, per ragioni di sicurezza, deve però protrarsi: quella della scuola. Restano anche le incognite sul come i bambini e i ragazzi stiano elaborando l’interruzione della didattica de visu e la lunga pausa nella dimensione-socialità. In vista della riapertura vera, quella di settembre, su cui ancora non è stata scritta la parola definitiva (ci sono tre “scenari” che verranno analizzati nei prossimi giorni), l’ultimo Dpcm ha previsto, dal 15 giugno, la riapertura dei centri estivi, una sorta di prova generale per la scuola che verrà.
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- Marianna Rizzini
Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.