Cosa può rimanere aperto e cosa no dopo il nuovo decreto anti coronavirus

Mercoledì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che "saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari". Arcuri commissario per l'emergenza coronavirus

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte mercoledì sera ha stretto ancora le maglie delle aperture dei locali: "Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari". Il nuovo Dcpm firmato dal premier segue "la regola madre rimane di limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute e necessità", andando così a limitare le possibilità di uscita.

 

 

La stretta riguarda soprattutto il settore della ristorazione: sono sospese infatti le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18), ma restano garantite le consegne a domicilio. A rimanere aperte saranno anche le industrie, purché garantiscano iniziative per evitare il contagio e chiudano i reparti aziendali "non indispensabili" per la produzione.

 

Il presidente del Consiglio ha inoltre annunciato anche la nomina di Domenico Arcuri come commissario per le terapie intensive con "ampi poteri". Arcuri, attualmente alla guida di Invitalia, avrà il compito di coordinare gli acquisti per le strutture sanitarie e potrà anche darà il via a nuove linee di produzione.

   

Le attività che rimarranno aperte:

- Ipermercati
- Supermercati
- Discount di alimentari
- Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
- Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
- Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
- Farmacie
- Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
- Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
- Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
- Mense e del catering continuativo su base contrattuale
- Ristorazione con consegna a domicilio
- Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali
- Servizi bancari, finanziari, assicurativi
- Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
- Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
- Attività delle lavanderie industriali
- Altre lavanderie, tintorie
- Servizi di pompe funebri e attività connesse

 

Le attività che dovranno rimanere chiuse: 

- Tutte le altre attività commerciali al dettaglio
- I mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari
- Attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie)
- Attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti)

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