Le immagini dello sgombero dell'ex Penicillina

Nello stabile dove dormivano circa seicento persone erano rimasti in una quarantina. Salvini esulta, ma i residenti lo contestano

Si è concluso lo sgombero dell'ex fabbrica Penicillina a Roma dove avevano trovato un rifugio circa 300 persone dopo lo sgombero di metà novembre del Baobab. Stamattina le forze dell'ordine hanno fatto irruzione e cacciato le circa 40 persone, almeno per quanto si apprende da fonti di polizia, che erano rimaste all'interno. "Sono andati via tutti nei giorni scorsi", racconta un migrante che è uscito spontaneamente dall'edificio, sottolineando come nelle settimane precedenti erano circa 600 le persone che dormivano lì.

 

 

Intanto su Facebook il ministro dell'Interno Matteo Salvini esulta: "Sgombero ex Penicillina a Roma, orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni. Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città".

  

Salvini si è recato anche sul luogo ed è stato criticato da diversi residenti della zona che si lamentano come le istituzioni si siano negli anni dimenticati dei problemi della zona e dell'amianto che è ancora presente nella struttura.

  

Il ministro degli Interni non ha risposto ma ha dichiarando di essere "orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni. Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città. Aggressioni, rapine, accoltellamenti, furti e violenze erano all'ordine del giorno. Le poche decine di persone regolari e realmente bisognose saranno prese in carico dalle istituzioni. I 35 rintracciati questa mattina nella struttura sono stati portati in questura per accertamenti: in caso di irregolarità saranno espulsi. Gli altri sono e saranno individuati, seguiti e identificati ovunque si trovino". "E' un altro giorno all'insegna dell'ordine e della legalità. Nelle prossime settimane sono già previsti altri sgomberi a Roma e in tante altre città italiane. Dalle parole ai fatti". 

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