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Salvini autorizza lo sbarco dei minori dalla nave Diciotti. Restano a bordo 148 persone

Redazione

Che cosa è successo in Italia e nel mondo in poche righe e senza fronzoli. Le notizie del giorno in breve

DALL'ITALIA

   

Il ministro Salvini autorizza lo sbarco dei 29 bambini dalla nave Diciotti e polemizza con Roberto Fico, che aveva chiesto di far scendere le 177 persone a bordo. Salvini ha risposto: “Tu fai il presidente della Camera, io faccio il ministro dell’Interno di un governo che ha un contratto ben preciso”. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio è salito sulla nave per effettuare un’ispezione. La procura sta indagando sulle condizioni dei migranti a bordo”.


La parte est del ponte Morandi a rischio crollo. Lo afferma la commissione ispettiva del ministero dei Trasporti.


Atlantia valuterà l’impatto in Borsa delle esternazioni del governo dopo il crollo del ponte Morandi. Il cda della società ha apprezzato le misure di Autostrade per l’Italia a favore delle famiglie colpite.


Borsa di Milano. Ftse-Mib -0,40. Differenziale Btp-Bund a 270 punti. L’euro chiude stabile a 1,15 sul dollaro.

  

DAL MONDO 

   

Sono più di 100 i migranti che sono arrivati a Ceuta superando la recinzione che separa il Marocco dall’enclave spagnola. Al confine ci sono stati degli scontri durante i quali sono rimasti feriti alcuni migranti e sette poliziotti. Si tratta del secondo episodio in un mese, il 26 luglio 600 uomini avevano superato la barriera. “La Libia rifiuterà qualsiasi rimpatrio di migranti illegali”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Muhammad Sayala.


Un’attivista saudita è stata condannata a morte. Israa al Ghomgham è in carcere dal 2015 e oggi Human Right Watch ha denunciato la decisione di Riad di giustiziarla. L’Arabia Saudita ha annullato la quotazione sia nazionale sia internazionale del gigante petrolifero statale Aramco.


Facebook ha cancellato 652 pagine e gruppi collegati a operazioni di disinformazione dei governi russo e iraniano. Degli hacker hanno tentato di colpire i database dei democratici americani.

 

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