Matteo Salvini e Luca Zaia (foto LaPresse)

L'aggressione a Daisy Osakue spacca la Lega

Redazione

Salvini minimizza il caso dell'atleta italiana ferita ieri notte e dice che non c'è un'emergenza razzismo. Zaia invece offre solidarietà: "Colpita unicamente perché ha la pelle nera"

Daisy Osakue ha 22 anni ed è la primatista azzurra Under 23 di lancio del disco. È nata a Torino da genitori nigeriani e nel 2014 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Nella notte tra domenica e lunedì, mentre si trovava a Moncalieri e stava tornando a casa è stata colpita in faccia da un uovo lanciato da una macchina in corsa. Trasportata d'urgenza all'ospedale Oftalmico di Torino ha riportato una abrasione alla cornea e dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio. Nonostante questo ha già assicurato che parteciperà agli Europei di atletica che si terranno a Berlino dal 7 al 12 agosto.

 

L'aggressione ha subito scatenato la polemica politica. Da un lato chi ha visto nel gesto l'ennesimo frutto di un clima “avvelenato” in cui gli immigrati sono diventati nemici da abbattere. Tutta colpa del “razzismo” del governo a trazione leghista. Dall'altro, ed è il caso del ministro dell'Interno Matteo Salvini, chi ridimensiona “l'emergenza razzismo” e punta il dito sui crimini compiuti in questi anni dai migranti.

 

In realtà, secondo indiscrezioni pubblicate da Agi, i Carabinieri avrebbero escluso la matrice razziale. La stessa Osakue dice di non volere “giocare la carta razzista o sessista”. “Ma era un gesto premeditato - spiega intervistata da Repubblica -, cercavano una donna di colore. Lì ci sono molte prostitute africane, probabilmente mi hanno scambiata per una di loro. Ma hanno preso la persona sbagliata, voglio andare fino in fondo e far sì che si trovino i responsabili”.

 

Nei giorni scorsi la stessa auto era già stata segnalata, sempre a Moncalieri, per lanci di uova sui passanti. Gli obiettivi erano stati l'abitazione di un pensionato e tre donne che uscivano da un ristorante. Insomma il razzismo, probabilmente, non c'entra. Ma il contesto di certo non aiuta. Su Google è stata creata addirittura una mappa con la "aggressioni razziaste dall'1 giugno 2018 - Insediamento nuovo governo”.

  

 

E anche se Salvini continua a ripetere che è una “sciocchezza” parlare di “emergenza razzismo in Italia”, non tutti nella Lega la pensano come lui. “Ricordo - attacca il ministro dell'Interno - che solo negli ultimi tre giorni, nel silenzio generale, la Polizia ha arrestato 95 immigrati, mentre altri 414 sono stati denunciati. Ogni aggressione va punita e condannata, sono e sarò sempre a fianco di chi subisce violenza. Di certo l'immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato, per questo sto lavorando per fermare scafisti e clandestini. Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze. Spero di incontrare Daisy Osakue e di vederla gareggiare il prima possibile”.

  

Di tutt'altro tenore il commento del governatore del Veneto, Luca Zaia che, al contrario esprime solidarietà a Daisy e condanna il razzismo, gli “insulti e i raid soltanto contro chi ha la pelle nera”.  

 

  

Il governatore non minimizza come Salvini ma anzi, pur in assenza di prove, parla chiaramente di “razzismo”. Dopotutto non è la prima volta, negli ultimi giorni, che Zaia si trova su posizioni diverse da quelle del leader della Lega. Alcuni giorni fa, ad esempio, aveva criticato il decreto dignità contro il quale avevano già protestato, con una lettera, 600 imprenditori del nord-est. Insomma la base del Carroccio preferirebbe, forse, che il governo e Salvini si occupassero di altro. Evitando di continuare a giocare con la politica della paura che, alla lunga, genera mostri.

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