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L'ombra della 'ndrangheta dietro l'omicidio del giornalista slovacco

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli del Times, Les Echos, New York Times, Le Figaro e Frankfurter Allgemeine Zeitung

L'ombra della 'ndrangheta dietro l'omicidio del giornalista Jan Kuciak in Slovacchia

Berlino, 1 mar 08:40 - (Agenzia Nova) - La criminalità organizzata italiana potrebbe essere responsabile del duplice omicidio di un giornalista slovacco e della sua fidanzata. L’ultima inchiesta compiuta da Jan Kuciak prima della sua morte dovrebbe rivelare una complicata rete criminale con collegamenti con i più alti funzionari del governo slovacco. Il testo incompleto è stato pubblicato lo scorso mercoledì mattina da diversi media slovacchi, in collaborazione con il portale Internet Aktuality.sk, per il quale Kuciak aveva lavorato. Secondo la ricerca di Kuciak, presunti membri della ‘ndrangheta calabrese nella Slovacchia orientale si erano specializzati in frodi fiscali con bollette false e truffe per i finanziamenti della Ue. Secondo un rapporto della rivista “Sme” di martedì, l’ufficio delle imposte nella città slovacca di Kosice è andato a fuoco e potrebbero essere andati a fuoco documenti importanti su cui si basava l'inchiesta che, a quanto sembra, portavano direttamente all’ufficio del capo del governo socialdemocratico di Robert Fico. Secondo la ricerca di Kuciak anche l’assistente personale di Fico, Maria Troskova, avrebbe precedentemente lavorato per imprenditori italiani, che si dice siano stati associati alla Mafia e quindi sotto la lente della giustizia italiana. La polizia slovacca aveva già annunciato, prima dell’ultima pubblicazione, di voler lavorare a stretto contatto con le autorità italiane. Sono stati trovati anche dei proiettili che in gergo preannuncerebbero altre future vittime. 

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Il grande perdente nel voto in Italia e Germania potrebbe essere Macron

Londra, 1 mar 08:40 - (Agenzia Nova) - Il prossimo fine settimana sarà il momento più significativo per la politica in Europa dopo le elezioni presidenziali francesi dello scorso aprile: ci saranno importanti elezioni in due dei tre più grandi paesi dell'Unione Europea, Italia e Germania. Con questa considerazione si apre sul quotidiano britannico "The Times" un intervento di Simon Nixon, il più autorevole commentatore delle questioni europee del quotidiano statunitense "The Wall Street Journal". In Italia si voterà per il nuovo Parlamento, mentre in Germania i 460 mila iscritti al partito socialdemocratico (Spd) saranno chiamati ad esprimersi sulla progettata nuova "grande coalizione" con i Cristiano-democratici (Cdu-Csu) della cancelliera Angela Merkel. Nonostante le incertezze sulle conseguenze che le due consultazioni potrebbero avere sulla politica interna dei due paesi interessati, secondo il giornalista statunitense i mercati internazionali non dovrebbero preoccuparsi eccessivamente per il loro possibile esito. In Italia in base agli ultimi sondaggi d'opinione il risultato delle elezioni è aperto a tutti i possibili scenari: quello più probabile è una "grande coalizione" tra il centro-destra guidato da Silvio Berlusconi ed il Partito democratico (Pd) di Matteo Renzi e dell'attuale premier Paolo Gentiloni, con il corollario di una serie di piccoli partiti centristi; molto meno probabile è l'eventualità di una coalizione tra i partiti più euroscettici, il populista Movimento 5 stelle (M5s) e l'euroscettica Lega di Matteo Salvini, che metterebbe a rischio a stessa appartenenza dell'Italia all'eurozona ed all'Unione Europea; è anche possibile che la mancanza di una chiara maggioranza parlamentare porti a nuove elezioni nell'arco di pochi mesi. Le numerose promesse fatte dai vari partiti in campagna elettorale, se mai dovessero essere messe in pratica, rovescerebbero le riforme economico-sociali realizzate negli ultimi anni e metterebbero a rischio l'economia del paese; e tuttavia non c'è molto da preoccuparsi, secondo l'opinione di Simon Nixon: gli economisti sono concordi nel ritenere che la ripresa economica dell'Italia è abbastanza forte da resistere ad un periodo di incertezza politica. La possibilità di nuove elezioni esiste anche in Germania, se la base socialdemocratica dovesse bocciare una riedizione della "Grosse koalition", ma è poco plausibile. Secondo il commento del "Times" anche i peggiori scenari post-voto in Italia e Germania avrebbero dunque un impatto negativo soprattutto sulle speranze di una grande riforma dell'Europa che dovrebbe essere varata nel vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea in programma alla metà di giugno: molti governi di paesi Ue segretamente sperano che ciò accada, perché nutrono profonde riserve sulle proposte di maggior integrazione politica ed economica dell'Unione. L'unica eccezione è il presidente francese Emmanuel Macron, che ha investito tutto il suo capitale politico nella propria capacità di portare a compimento un'ambiziosa riforma europea: un fallimento ne danneggerebbe la credibilità e potrebbe persino minarne la capacità di realizzare le tanto attese riforme interne in Francia. In conclusione, scrive Simon Nixon sul "Times", è proprio Macron l'unico davvero preoccupato per il prossimo fine settimana.

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La campagna elettorale ha dimenticato il tema della disoccupazione giovanile

Parigi, 1 mar 08:40 - (Agenzia Nova) - Il tema della disoccupazione giovanile è totalmente assente nella campagna elettorale italiana. Lo sostiene "Les Echos", sottolineando che almeno un giovane su due sceglierà l'astensionismo. Secondo le ultime cifre dell'Istat, il tasso di disoccupazione tra i minori di 25 anni è al 32,7 per cento, circa il doppio rispetto alla media europea. Il quotidiano economico ricorda che la promessa di maggior impiego per i più giovani dopo la liberalizzazione del mercato del lavoro non è stata mantenuta. Le nuove generazioni sono state "dimenticate" dalla ripresa economica. 

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Tlc: la scommessa da 5 miliardi di euro di Vivendi sull’Italia

New York, 1 mar 08:40 - (Agenzia Nova) - Il gruppo francese Vivendi ha investito oltre 5 miliardi di euro in Italia nei ultimi tre anni. Una mossa che è parte della strategia del magnate francese Vincent Bollore di costruire un polo dell’informazione nel sud Europa. Ma la costituzione di una sua partecipazione nella telefonica italiana Telecom Italia Mobile (Tim), riferisce il quotidiano “New York Times”, e in Mediaset ha irritato il governo italiano e le Autorità di controllo. L’odierna decisione di un Tribunale che ha rinviato l’udienza della disputa tra Vivendi e Mediaset rischia di far deragliare i piani del Gruppo francese. Palazzo Chigi ha intenzione di tenere a freno l’influenza di Vivendi attivando poteri speciali (golden power) su Tim, garantendo così all’azienda voce in capitolo in tutte le decisioni strategiche. 


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La popolazione è calata di 100 mila unità lo scorso anno

Parigi, 1 mar 08:40 - (Agenzia Nova) - In Italia la popolazione è diminuita di 100mila persone in un anno. Lo riferisce "Le Figaro", sottolineando che la situazione sarebbe ancora più negativa senza la presenza dei migranti. Secondo l'Istat, l'Italia contava 60,5 milioni di persone al 31 dicembre dello scorso anno. Lo scarto tra le 464mila nascite e le 647mila morti è di 183mila unità: un calo "storico" secondo l'Istat. Il 1974 è stato l'ultimo anno in cui le nascite sono state numerose. Da quel momento in poi, il dato non ha smesso di diminuire. 


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