La produzione industriale da record in Italia e l'attentato a Bengasi. Le notizie del giorno, in breve

Redazione

Tutto quello che è successo venerdì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni

DALL'ITALIA

 

L’industria e’ cresciuta del 3 per cento nel 2017. A dicembre la produzione industriale è aumentata dell’1,6 per cento, quella dei beni strumentali del 4,7 per cento. Lo rende noto l’Istat, secondo cui si tratta del dato migliore degli ultimi sette anni.

 


 

“Senza maggioranza resti Gentiloni”, ha detto ieri il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ha riproposto il nome di Antonio Tajani come possibile premier di un governo di centrodestra.

 

“Il paese non vada in mano agli estremisti”, è l’auspicio di Matteo Renzi in vista delle elezioni del 4 marzo.

 


 

“Il fascismo non è mai giustificabile”, ha detto ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

 


 

C’è un nuovo contratto della scuola. Sono oltre 1 milione i dipendenti interessati, per i quali scatteranno aumenti salariali tra gli 80 e i 110 euro.

 


  

Mediobanca registra un utile record nel secondo semestre del 2017, in aumento del 14 per cento a 476 milioni.

 

L’esposizione ai crediti deteriorati lordi di Mps nel 2017 è diminuita dello 0,7 per cento a 45,1 miliardi di euro.

 


 

“Il rischio politico in Italia è basso”, sostiene l’agenzia di rating Moody’s, che risolverà l’outlook negativo dopo le elezioni.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib -1,33 per cento. Differenziale Btp-Bund a 132,5 punti. L’euro chiude in calo a 1,22 sul dollaro.

  


 

DAL MONDO

 

Donald Trump ha firmato l’accordo sul budget raggiunto dai due rami del Congresso e ha posto fine allo shutdown, la momentanea sospensione di parte delle attività del governo federale. Il testo prolunga fino al 23 marzo il finanziamento dell’Amministrazione, dopodiché i parlamentari dovranno trovare un’intesa per rendere la legge stabile. Grazie all’accordo, Trump potrà aumentare la spesa militare come promesso in campagna elettorale.

 


 

L’Egitto ha lanciato una vasta operazione militare contro i terroristi nel Sinai, con l’appoggio di aviazione e marina. Lo Stato islamico è molto presente nella regione e organizza in continuazione attentati terroristici.

 


 

Martin Schulz non sarà ministro. Il leader dei socialdemocratici tedeschi, che aveva raggiunto l’accordo per una grande coalizione, non ha più il sostegno di gran parte dei dirigenti del partito. Il leader dei socialdemocratici tedeschi, che aveva raggiunto l’accordo per una grande coalizione, non ha più il sostegno di gran parte dei dirigenti del partito.

 


 

A rischio il periodo di transizione dopo la Brexit richiesto da Londra a causa di disaccordi “sostanziali” tra l’Unione europea e il Regno Unito. Lo ha detto Michel Barnier, capo negoziatore dell’Unione europea: “La transizione non è acquisita”.

 


 

Un morto e 149 feriti in un attentato a Bengasi, in Libia. Due bombe sono esplose nella moschea Saad Ibn Abou Abada poco dopo l’inizio della preghiera del venerdì.