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In Texas si riapre la guerra dei bagni transgender

Redazione

La Camera ha approvato il divieto per gli studenti trans di usare i bagni che preferiscono. Manca l'ok del Senato ma pesa il precedente del North Carolina 

Nei giorni scorsi in Texas si è aperto un nuovo capitolo della guerra dei bagni per le persone transgender. La Camera ha approvato un disegno di legge che vieta agli studenti transgender di usare i bagni del genere che sentono proprio. Il provvedimento dovrà ora passare in Senato, dove l'approvazione dovrebbe essere sostenuta dalla maggioranza repubblicana, ed essere convertito in legge dal governatore Greg Abbott. 

   

La proposta è stata inserita in un disegno di legge molto più ampio e che disciplina settori diversi, dalla scuola alle minacce terroristiche fino alle calamità naturali. L'obiettivo dei sostenitori e dell'autore dell'emendamento, il rappresentante repubblicano Chris Paddie, è di ottenere al più presto l'approvazione della norma. Una legge simile, ma di più ampia portata, è ferma da mesi proprio alla Camera. A fare da deterrente è il precedente del North Carolina, dove ricorsi e boicottaggi economici hanno accompagnato una norma che impone alle persone transgender di utilizzare le toilette corrispondenti al proprio sesso biologico in tutti gli edifici pubblici. All'approvazione della legge sono seguite polemiche che hanno provocato un notevole danno economico allo stato americano, con aziende e artisti che hanno cancellato investimenti, conferenze e concerti. 

     

     

Nel mese di febbraio l'Amministrazione Trump ha annullato la circolare diffusa da Obama lo scorso maggio, che permetteva agli studenti transgender di scegliere quale bagno usare. Una mossa che ha restituito ai singoli stati la libertà di legiferare in materia: da allora 16 stati hanno considerato l'introduzione di “bathroom bill” e 14 hanno messo a punto delle norme che limitano le scelte degli studenti transgender.

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