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Lo sciopero di Alitalia e il decreto “anti Soros” in Ungheria. Le notizie del giorno in breve

Redazione

Tutto quello che è successo martedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni

DALL'ITALIA

Il M5s propone di modificare lo statuto di Roma Capitale inserendo nuovi strumenti di democrazia diretta. Tra le proposte ci sono il referendum propositivo, abrogativo e consultivo senza quorum, il bilancio partecipativo, le petizioni popolari elettroniche e le consultazioni online. Lo ha annunciato il sindaco Virginia Raggi, dicendo che si passerà “dalla città di Mafia Capitale a Roma Capitale della democrazia diretta e della trasparenza”.

 


 

Aumenta il potere d’acquisto delle famiglie: +1,6 per cento su base annua. E’ il rialzo più alto degli ultimi quindici anni. E’ stato rilevato anche un aumento delle spese in consumi finali delle famiglie pari all’1,3 per cento.

 


 

Il rapporto deficit-pil, nel 2016, è diminuito di 0,3 punti, assestandosi al 2,4 per cento. A rilevarlo è l’Istat.

 


 

Mercoledì Alitalia sciopera di nuovo: cancellato il 60 per cento dei voli, sia nazionali sia internazionali. Grazie al piano straordinario messo in atto, però, a oltre il 92 per cento dei passeggeri è stato garantito un volo alternativo.

 


 

In Italia “Garanzia Giovani” è fallita, a dirlo è la Corte dei conti dell’Ue. L’analisi, condotta in altri 6 paesi in cui era attivo il programma per spingere l’occupazione giovanile dell’Ue, conclude che la valutazione dei costi era inadeguata.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib +0,07 per cento. Differenziale Btp-Bund a 202 punti. L’euro chiude in calo a 1,06 sul dollaro.

 


 

DAL MONDO

 

Sequestrate 503 proprietà dello zio di Bashar el Assad da parte delle autorità spagnole. L’Audiencia nacional di Madrid ha anche ordinato il congelamento di vari conti correnti legati alla famiglia del dittatore siriano. Rifaat el Assad, 79 anni, in esilio dal 1984, è coinvolto in un’inchiesta su un presunto riciclaggio di denaro sporco.

 


 

Approvato decreto “anti Soros” da parte del parlamento ungherese. Ora la Central European University di Budapest, fondata e parzialmente finanziata dal magnate George Soros, ostile al premier Viktor Orbán, rischia di chiudere.

 


 

Chieste le dimissioni di Jacob Zuma, il presidente del Sudafrica, da parte della federazione dei sindacati Cosatu, alleata di governo. L’escalation di tensioni anti Zuma è partita con la cacciata del ministro delle Finanze la scorsa settimana.

 


 
Donne saudite avviano una protesta caricando online migliaia di video che le ritraggono mentre camminano da sole per strada. L’oggetto della campagna è il divieto di guidare non accompagnate.

 


 

Diversi sponsor lasciano Fox News e il suo show più popolare, “O’Reilly Factor”, dopo che il conduttore Bill O’Reilly è stato accusato di molestie sessuali. Tra le compagnie, Mercedes, Hyundai e Bmw.

 


  

La “vera” Brexit ci fu 450 mila anni fa. Lo hanno scoperto dei ricercatori studiando la graduale erosione geologica del lembo di terra che un tempo univa la Gran Bretagna al continente europeo.

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