Pierre Moscovici (foto LaPresse)

La trattativa Italia-Bruxelles e l'incontro Trump-Trudeau. Le notizie del giorno, in breve

Redazione

Nessun ultimatum dell’Unione europea all’Italia. La Commissione guidata da Jean-Claude Juncker prevede un rialzo della crescita economica italiana per il 2017, che dovrebbe essere “stabile ma modesta” trainata da “tassi d’interesse reali bassi e una domanda esterna più forte” non senza l’ostacolo di “debolezze strutturali”, con un pil invariato a +0,9 per cento. Per il 2018 la stima di crescita sale dall’1 all’1,1 per cento. “È assolutamente sbagliato parlare di ultimatum” ha detto Pierre Moscovici, sottolineando che “stiamo discutendo in modo costruttivo” con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

 


 

“Berdini pensi a lavorare”, ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, commentando gli sviluppi della vicenda che riguarda l’assessore all’Urbanistica. “La pazienza ha un limite. Lui sa bene che ci sono dei dossier da portare avanti per Roma e per i cittadini”.

L’interrogatorio di Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, previsto per oggi, è stato annullato.

 


 

“Negli appalti pubblici c’è corruzione”, legata anche “alla criminalità organizzata”. Lo ha detto il procuratore generale della Corte dei Conti, Claudio Galtieri, inaugurando l’Anno giudiziario.

 


 

È morto lo psichiatra Massimo Fagioli. Intellettuale e scrittore controverso, fu il teorizzatore delle sedute d’analisi collettiva. Aveva 85 anni.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib +1,07 per cento. Differenziale Btp-Bund a 188 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,6 sul dollaro.

 


 

Trump ha incontrato il primo ministro canadese Trudeau. I due leader, oltre al ruolo delle donne nel mondo del lavoro, hanno discusso in particolare della gestione dei confini comuni, dei flussi migratori e del Nafta, che assicura a Ottawa il 78 per cento del suo export. Trump e Trudeau hanno promesso di unire le forze nella lotta alla diffusione delle droghe.

Dopo l’uscita degli Stati Uniti dal Tpp, l’Australia discute su come salvare il trattato aprendolo al suo primo partner commerciale, la Cina.

 


 

Mariano Rajoy rieletto leader del Pp. L’attuale primo ministro spagnolo ha ottenuto il 96 per cento dei consensi dei delegati regionali al congresso.

 


 

Il governo rumeno fa marcia indietro sulla depenalizzazione di atti corruttivi con danni finanziari inferiori  ai 200 mila leu (44.688 euro). Le proteste popolari, che hanno visto più di 500 mila persone scendere in piazza contro il decreto, non si sono ancora placate.

 


 

La Turchia vuole più islam a scuola e più Erdogan nei libri. Il ministro dell’Istruzione ha proposto di inserire il golpe del 15 luglio nei programmi di Storia, di approfondire l’idea di jihad e di rimuovere l’evoluzionismo dai corsi di Scienze.  

 


 

L’Opec spinge i prezzi del petrolio dichiarando di aver tagliato i livelli di produzione. L’output americano in aumento potrebbe vanificarne gli sforzi.

 

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