Il presidente turco Tayyip Erdogan (foto LaPresse)

La trattativa con l'Ue per la manovra e gli arresti in Turchia contro la stampa. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo lunedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

La terra continua a tremare nel centro Italia. Da domenica scorsa, giorno del sisma maggiore di magnitudo 6.5, si sono verificate almeno altre 700 scosse, e l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia ha registrato un abbassamento del suolo dai 50 ai 70 centimetri nelle zone colpite. Lunedì, in tutto il centro Italia, sono stati effettuati controlli a strutture ed edifici pubblici per monitorare i danni. Oltre 15 mila persone sono attualmente assistite dalla protezione civile. Il Consiglio dei ministri d’emergenza convocato lunedì ha esteso lo stato di emergenza e ha approvato fondi aggiuntivi per le zone colpite: “I container saranno pronti prima di Natale per permettere ai residenti di rientrare nel territorio il prima possibile” ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.  

 



La Ue insoddisfatta per la manovra. Secondo indiscrezioni di stampa, la lettera di chiarimenti inviata dal governo italiano alla Commissione europea è stata considerata insoddisfacente. Bruxelles ha tempo fino a stanotte per chiedere una revisione dei documenti presentati dai paesi membri. “Non c’è nessun braccio di ferro con l’Europa” ha detto Renzi.

 



Mattarella in visita in Israele. Il presidente della Repubblica  ha incontrato con il suo omologo Reuven Rivlin, con cui ha parlato della “cooperazione culturale, scientifica e tecnologica” tra i due paesi. Ha poi espresso “preoccupazione” per il rallentamento del dialogo di pace con i palestinesi. “L’Italia sarà costantemente dalla parte di Israele” ha detto Mattarella.

 



Assoluzione di Mannino, le motivazioni sono state depositate lunedì. Secondo la Cassazione, la Procura di Palermo avrebbe proceduto a un “semplice assemblaggio” delle accuse, che ha “violato le regole della logica e del diritto nell'interpretazione dei risultati probatori”.

 



Deflazione nel mese di ottobre. L’Istat ha pubblicato le stime sull’andamento dei prezzi dei beni del paniere di riferimento. Su base mensile, rispetto a settembre, è rimasta stabile la crescita dello 0,1 per cento, ma su base annua è diminuita dello 0,1 per cento rispetto a ottobre 2015. Nello stesso periodo, nell’Eurozona, l’inflazione annuale è aumentata dello 0,1 per cento.

 



Produzione industriale in crescita. Secondo il centro studi di Confindustria nel mese di ottobre il dato è aumentato dello 0,7 per cento rispetto a settembre, mentre l’aumento è stato dello 0,8 tra il secondo trimestre dell’anno e il terzo. Rispetto a ottobre del 2015, la crescita dell’industria è stata dello 0,5 per cento.

 



Borsa di Milano. FtseMib -1,15 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 150 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,09 sul dollaro.

 

 

DAL MONDO

 

Le forze armate irachene sono entrate nella periferia di Mosul. Le forze dell’antiterrorismo di Baghdad hanno sfondato le difese dell’Isis nel sobborgo orientale di Karama. Nel corso di una visita a Shura, liberata all’inizio dell’offensiva, il premier iracheno, Haider al Abadi, ha minacciato i jihadisti che combattono nella città: “Arrendetevi o morirete”. “Se Dio vuole, taglieremo la testa del serpente”, ha detto al Abadi.

 



Aoun nuovo presidente libanese. L’ex generale ottantunenne è stato eletto al secondo scrutinio di lunedì, con 83 voti su 127, inclusi quelli di Hezbollah. Aoun è cristiano maronita, come prevede la Costituzione libanese. Dal maggio del 2014, l’ufficio di presidente della Repubblica era rimasto vacante, a causa delle divisioni politiche e settarie nel Parlamento, che hanno fatto fallire 46 votazioni.

 



Raid e arresti in Turchia contro la stampa. La polizia turca arrestato lunedì undici giornalisti del quotidiano d’opposizione Cumhuriyet, compreso il direttore, e ha emesso mandati d’arresto per altri quattro dipendenti del giornale. Per tutti è scattato il divieto di incontrare i propri legali per cinque giorni. L’accusa è di terrorismo, associazione con la rete dell’imam Fethullah Gülen e con il Pkk. I partiti dell’opposizione hanno protestato contro l’attacco a una delle ultime voci critiche del governo.

 



Attaccati tre soldati israeliani. I militari sono stati feriti da colpi di arma da fuoco sparati da un palestinese a un posto di blocco a Ramallah. L’uomo, identificato come un agente di sicurezza presso un ufficio governativo, è stato ucciso dal fuoco di risposta degli assaliti.

 



Papa Francesco in Svezia per la celebrazione ecumenica dei 500 anni della riforma di Martin Lutero. “La religione è stata strumentalizzata per fini politici”, hanno scritto in una dichiarazione congiunta il Pontefice e il vescovo Munib Yunan, presidente della Federazione luterana mondiale.

 



Rajoy ha giurato come primo ministro nelle mani di re Felipe VI. Il leader del Partito popolare svelerà giovedì  la composizione del governo di minoranza che ha formato dopo dieci mesi di paralisi politica in Spagna.

 



Fusione tra Baker Hughes e GE nel settore gas e petrolio. Il nuovo gruppo sarà il secondo più grande al mondo. General Electric pagherà 7,4 miliardi di dollari per ottenerne la quota del 62,5 per cento.

 



Mark Carney rimane alla BoE fino al 2019. Il governatore in carica lo ha scritto al ministro del Tesoro, Philip Hammond.