A Milano gli alberi salvati dagli ambientalisti cadono sulle rotaie del tram

Luciano Capone

Sono caduti diversi alberi a Milano e provincia nella nottata di mercoledì a causa delle raffiche di vento, in particolare in via Mac Mahon due olmi si sono abbattuti sulle macchine parcheggiate, creando difficoltà nella circolazione automobilistica e tramviaria.

Naturalmente in parte è responsabilità del vento, ma era risaputo che quegli alberi erano deboli, ma da diversi anni gli olmi di via Mac Mahon sono al centro di uno scontro tra comune e ambientalisti, che hanno cercato di impedire in tutti i modi l’abbattimento delle piante. Il problema era che gli alberi erano stati piantati su una base di cemento, le radici non erano libere di espandersi nel sottosuolo e così, oltre ad essere più deboli, avevano rovinato i binari impedendo il funzionamento e la sicurezza del passaggio dei tram.

 

Contro l’abbattimento degli olmi ipotizzato dal comune c’era stata una grande mobilitazione degli ambientalisti, comitati di quartiere, i grillini che accusavano l’assessore Maran di disastro ambientale e Pisapia di essere come Attila, si era mobilitato anche Adriano Celentano che accusava il sindaco di “sgozzare” un pezzo della via Gluck. Le pressioni degli ambientalisti hanno avuto successo e, dopo un “progetto partecipato”, il comune aveva fatto degli “stress test” (tipo quelli sulle banche) che avevano portato all’abbattimento di 33 alberi sui circa 180 ipotizzati inizialmente dal piano dell’Atm, l’azienda dei trasporti, per mettere in sicurezza la linea tramviaria. Alla fine alcuni degli olmi salvati da Grillo, Celentano e gli ambientalisti sono caduti lo stesso da soli, per fortuna senza fare vittime.

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali