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Ecco le foto dei pacchi insanguinati recapitati ai consolati ucraini in Italia

A Roma e a Napoli, come in diversi altri paesi europei, le sedi diplomatiche di Kyiv sono bersaglio di buste contenenti occhi di animali. "Abbiamo un motivo di credere che sia in corso una campagna ben pianificata di terrore", dicono i diplomatici ucraini 

Il consolato ucraino a Roma ha visto recapitarsi un pacco sporco di sangue, come accade da giorni anche in altri paesi tra cui la Spagna, dove è stata già aperta un'indagine. La foto mostra una busta spedita dalla Germania e indirizzata a Via Monte Pramaggiore 13. Secondo fonti diplomatiche all'interno del plico i carabinieri hanno trovato un occhio di pesce. "Abbiamo un motivo di credere che sia in corso una campagna ben pianificata di terrore delle ambasciate e dei consolati ucraini", aggiungono i diplomatici. Sempre questa mattina è arrivato un pacco simile anche al consolato ucraino di Napoli, con dentro, dice l'Ansa, degli occhi di animali. 

 

L'episodio non è isolato. Come scrive il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko su Facebook, sono diverse le ambasciate e i consolati ucraini che continuano a ricevere minacce in diversi paesi in questi giorni. "Dopo l'attacco terroristico in Spagna, le ambasciate in Ungheria, Olanda, Polonia, Croazia, Italia, i consolati generali di Napoli e Cracovia e il consolato di Brno hanno ricevuto pacchi insanguinati", contenenti "occhi di animali". 

 

"L'ingresso alla residenza dell'ambasciatore in Vaticano è stato vandalizzato, l'ambasciata in Kazakistan ha ricevuto una segnalazione di un attacco con una mina, poi non confermata" e "l'ambasciata negli Stati Uniti ha ricevuto una lettera con una fotocopia di un articolo critico sull'Ucraina, ma, come la maggior parte delle altre buste, questa lettera è arrivata contemporaneamente ad altre dal territorio di un paese europeo", ha aggiunto Nikolenko, chiedendo poi ai governi stranieri di "garantire la massima protezione delle istituzioni diplomatiche ucraine in conformità con la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche".

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