18 maggio 1946 – 12 novembre 2021

È morto Giampiero Galeazzi

Volto e voce dello sport in Rai, aveva 75 anni. Era malato da tempo. Raccontò le più grandi imprese sportive italiane: dal primo scudetto di Maradona a Napoli alle vittorie nel canottaggio

È morto il giornalista Giampiero Galeazzi. Telecronista, conduttore di trasmissioni come Dribbling e 90° minuto, Galeazzi ha raccontato le più grandi imprese sportive italiane: dal primo scudetto di Maradona a Napoli ai successi di Paolo Canè nel tennis, fino al racconto epico delle vittorie azzurre nel canottaggio. Aveva 75 anni. All'anagrafe Gian Piero Daniele Galeazzi, era conosciuto anche con il soprannome di "Bisteccone", affibbiatogli dal giornalista Gilberto Evangelisti, grazie al quale era stato assunto in Rai, dapprima alla radio.

 

"Era il 1970, un giorno dovevo andare a giocare un doppio di tennis con Renato Venturini, che lavorava alla radio", aveva ricordato Galeazzi intervistato dalla Gazzetta dello Sport. "Andai a prenderlo nella sede di via del Babuino e mi presentò ai colleghi dello sport. Ero alto e massiccio, così Gilberto Evangelisti se ne uscì con la frase: 'Renà, ma chi è ‘sto Bisteccone?'”.

      

     

Tre anni fa, nel gennaio 2019 era stato ospite a Domenica In – programma del quale era stato colonna portante dello sport e nel quale si era cimentato  anche nelle inedite vesti d'intrattenitore – si era presentato su una sedia a rotelle. Molti avevano pensato che fosse malato seriamente. “Ho sbagliato a presentarmi in quel modo: sui social m’hanno già fatto il funerale", aveva spiegato lui pochi giorni dopo. "La verità è che sono reduce da un’operazione al ginocchio sinistro, mi muovo con le stampelle. Lo studio era pieno di cavi e, per non rischiare, un assistente ha pensato bene di mettermi su una carrozzina”. In quell'occasione, Galeazzi aveva spiegato di avere problemi di diabete. "La salute va su e giù, come sulle montagne russe. Ho sbalzi di pressione, gonfiore alle gambe. Quando mi emoziono mi tremano le mani”. 

       

    

Giampiero ha due figli, entrambi giornalisti: Susanna, conduttrice del TG5, e Gianluca, nella redazione del TG LA7.

    

In gioventù, Galeazzi fu professionista nel canottaggio: vinse il campionato italiano nel singolo nel 1967 (che gli valse la medaglia di bronzo al valore atletico) e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968 e in quell'anno partecipò alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico. Era ancora un canottiere professionista quando entrò in Rai come giornalista sportivo, fino all’approdo alle Olimpiadi del 1972 durante le quali fece, per la prima volta, la telecronaca dello sport che fino a quel momento aveva praticato. Memorabili quelle in occasione delle medaglie d'oro di Giuseppe e Carmine Abbagnale alle Olimpiadi di Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000, caratterizzate da un debordante, strangolato entusiasmo. 

       

       

Dal 1992 al 1999 condusse 90º minuto nello studio di Domenica in. Nel 1986 svolse uno dei suoi pochi servizi giornalistici non sportivi: fu l'inviato Rai all'incontro fra Gorbaciov e Reagan a Reykjavik, dove si trovava per l'incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus. Nel 1996 Pippo Baudo lo volle al 46mo Festival di Sanremo.