Nicolò Mardegan (foto Ansa)

Il caso

Si candidò a Milano sostenuto anche da CasaPound. Ora è ai vertici di Ita

Redazione

L'avvocato milanese Nicolò Mardegan sarà il capo degli Affari istituzionali della nuova compagnia di bandiera. E' stato coordinatore cittadino di Ndc e candidato sindaco di Milano sostenuto dall'estrema destra nel 2016

Dalla prossima settimana Nicolò Mardegan ricoprirà il ruolo di capo affari istituzionali di Ita, la compagnia aerea di bandiera nata per sostituire Alitalia. Sarà uno dei vertici della compagnia dopo il presidente esecutivo Alfredo Altavilla e l'amministratore delegato Fabio Lazzerini. Mardegan, avvocato milanese con un passato da direttore business development and institutional relations in Ernst&Young (EY), attualmente ricopriva il ruolo di responsabile relazioni con il Parlamento, sviluppo progetti istituzionali e iniziative sistema paese di Leonardo, l'azienda a partecipazione pubblica che si occupa di difesa e aerospazio. 

Di Mardegan si ricorda anche l'attività politica. Che lo aveva portato a diventare il coordinatore del Nuovo centro destra (il vecchio partito di Alfano) a Milano. Anche se poi era arrivato a definire quel soggetto politico "un cancro". Fatto sta che nel 2016, alle elezioni comunali che vedevano opporsi Beppe Sala e Stefano Parisi, Mardegan decise di candidarsi sindaco della coalizione Noi X Milano. Una lista in cui erano candidati anche la portavoce di Casapound Angela De Rosa e il responsabile di Casapound Milano Massimo Trefiletti. "Io guardo alle persone, abbiamo due candidati di Casa Pound su trecento e loro, come tutti, devono prendere i voti", si era giustificato Mardegan. Che in un intervista a Repubblica aveva esplicitato il suo collocamento politico. Dicendo che, se eletto, avrebbe cancellato il registro delle unioni civili. E alla domanda se fosse fascista o antifascista rispose: "Sono italiano". 

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