(Ansa)

Caos green pass

"Circa 50mila non vaccinati tra tutte le forze dell'ordine", ci dice il segretario del Coisp

Ruggiero Montenegro

"La certificazione verde obbligatoria rischia di mettere in crisi un po' tutto il sistema sicurezza. Nei reparti mobili le percentuali più alte di non immunizzati. Sanzioni inaccettabili e molti, pur volendo, non riescono a fare il tampone. Non siamo stati ascoltati". Parla Domenico Pianese

“Possiamo immaginare che i non vaccinati nella sola Polizia di stato siano intorno alle 18mila unità. Allargando lo sguardo, orientativamente, abbiamo davanti a noi uno scenario in cui il numero degli agenti non ancora immunizzati, tra tutte le forze dell'ordine, si potrebbe seriamente avvicinare alle 50-60mila. Sono numeri importanti, di cui il paese non può fare a meno”. La stima, preoccupante, la fa Domenico Pianese, segretario generale del Coisp – Coordinamento per l'indipendenza delle forze di polizia.
 

Domenico Pianese, segretario generale del Coisp (LaPresse)

 

Ci tiene però a chiarire subito che la questione non riguarda i vaccini in sé, perché “noi siamo tra i maggiori sostenitori della campagna vaccinale”. Quanto, piuttosto, l'ultimo decreto e la sua applicazione, la timidezza del governo: “Il green pass obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro mette in crisi un po' tutto il sistema sicurezza”. E non solo: “Se ci fosse stato l'obbligo vaccinale sarebbe stato ovviamente un altro paio di maniche. Ma noi, di fatto, avremo alcune migliaia di agenti che pur volendo fare il tampone, non potranno”, perché come spiega Pianese con un esempio, provando a prenotare oggi un test in una farmacia di Roma, si ha appuntamento tra 5 giorni.

 

Ciò vuol dire, in base all'ultimo dpcm, che questi poliziotti saranno sospesi dal servizio, senza stipendio e senza possibilità di andare in ferie e di maturare anzianità di servizio: “Un tipo di sanzione che mi permetto di definire inaccettabile, e da cui nasceranno problemi molto seri, che in questa fase sarebbe stato meglio risparmiarci. Faremo di tutto, nei limiti di quello che consentono le norme, impugnando amministrativamente i provvedimenti di sospensione, affinché il personale non subisca queste sanzioni così pervasive”.

Anche per questo, nei giorni scorsi il Coisp si è fatto portatore di una proposta, limitata ai corpi di polizia, in base alla quale la validità del tampone venisse allungata da 48 a 96 ore, “tenendo conto del fatto che i laboratori riescono a processare quotidianamente circa 500mila tamponi e del numero di lavoratori non vaccinati, circa 3 milioni e mezzo”. Un suggerimento per ora non accolto. Forse a causa dello scarso tempismo con cui il problema è stato affrontato dal ministero degli interni, “a cui va una critica chiara. Già prima dell'uscita del decreto avevamo chiesto di essere sentiti, ma sia il governo che il ministro Lamorgese non si sono preoccupati di incontrarci. Hanno visto tutte le altre categorie, tranne i rappresentanti dei poliziotti”. Alla fine un incontro con i sindacati ci sarà, ma non prima della settimana prossima: “fuori tempo massimo”.

 

E quindi dopo un weekend, quello in arrivo, in cui le tensioni che attraversano l'Italia in questa fase troveranno sbocco in varie manifestazioni, dai No green pass a quella antifascista promossa a Roma dalla Cgil. Con alcuni rischi anche per la tenuta dell'ordine pubblico, soprattutto se la Polizia dovesse ritrovarsi a fare i conti con qualche assenza: “È assolutamente possibile”, commenta Pianese, “perché le percentuali più alte di non vaccinati appartengono proprio ai reparti mobili, di prevenzione crimine, alle volanti”. Quelli più operativi e deputati alla tutela dell'ordine pubblico di cui, riportano alcune agenzie, gli agenti senza green pass sarebbero quasi il 39 per cento a Firenze (su circa 350 uomini), il 33 per cento a Torino (su 300), mentre andrebbe un po' meglio a Roma con il 17 per cento (su 600), a Milano dove si registra il 19 per cento (su 550) e Genova dove il tasso sarebbe del 13 per cento (su 350).

Cifre che si avvicinano alla realtà, anche se la percentuale precisa non può essere ricavata per ragioni di privacy. Noi sappiamo esattamente che in 79.997, su un totale di 97mila, sono stati immunizzati attraverso la campagna della Polizia”. A questi si aggiungono i circa 11 mila che hanno contratto il Covid nell'ultimo anno e mezzo: “Alcuni di loro potrebbero essere ancora coperti, ma è una situazione che non possiamo ricostruire. Altri ancora potrebbero aver fatto il vaccino attraverso canali diversi da quelli dei nostri uffici, non fidandosi”. Ma, conclude Pianese, “si tratta di una possibilità molto residuale, perché noi abbiamo avuto la possibilità di seguire percorsi molto semplificati e trovo difficile che un agente che non si è vaccinato attraverso la nostra amministrazione si sia messo in fila in hub vaccinale, secondo i canali generali”.