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Il "miracolo" del Passo del Rombo

Giovanni Battistuzzi

Per oltre un secolo la cima del valico che unisce Italia e Austria segnava 2.478 metri sul livello del mare. Da quest'anno l'altitudine è aumentata a 2.509, giusto cinque metri in più dello storico passo più alto d'Austria, il Grossglockner. Questione di marketing

Tra Sölden e San Leonardo in Passiria è accaduto un miracolo. La terra si è alzata, si è avvicinata al cielo. Mica le vette alpine, sia chiaro, quelle sono rimaste dov’erano. Più giù, qualche migliaia di metri più giù, lì dove la montagna ancora è solcata dall’asfalto, quello del Passo del Rombo. Cosa di pochi metri, trentuno per l’esattezza. È da oltre un secolo che il passo segna i 2.478 metri sul livello del mare (per alcuni quattro centimetri in meno, ma sicuramente sono rilevazioni pessimistiche che di questi tempi è meglio evitarle). Il rilevamento dell’altitudine è scienza quasi esatta, ma qualche frazione di metro in più (o in meno) qualche volta può scappare anche agli altimetri più precisi. Trentuno sono però un fatto incredibile, un’imprecisione mai vista. Deve essere successo qualcosa di sicuro, qualcosa di straordinario.

Come un’idea, che sa di burla, anche se burla non è. Marketing piuttosto. Perché volete mettere dire che il proprio rifugio, che poi è un hotel ma tant’è, si trova in cima al passo più alto dell’Austria tutta e non solo del Tirolo orientale? Cambia poco eppure cambia tutto. La storia e la geografia per prime. Sino a qualche mese fa il Grossglockner era la vetta del paese. Lo era da sempre, tanto che gli Asburgo spesso c’erano finiti a far brillare le loro teste coronate. Ci fossero ancora e avessero utilizzato Google Maps però non sarebbero andati tra gli Alti Tauri, ma poco più in alto di Sölden.

E sarebbero saliti sul Passo del Rombo pure se avessero controllato l’altitudine segnata in cima al passo e sul sito della Timmelsjoch Hochalpenstraße AG, che gestisce il rifugio e il turismo nella zona: 2.509 metri sul livello del mare.

Marius Volland, cicloamatore olandese, è da tre anni che sta girando l’Europa per raggiungere i valichi più alte di tutte le nazioni europee. Aveva iniziato raggiungendo quelle di Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo per caso: aveva constatato che in due settimane le aveva scollinate senza nemmeno accorgersene. Da allora si era portato la bicicletta in camper e aveva raggiunto nel 2018 Andorra, scalando il Colle d'Envalira (2.408 metri). Nel 2019 la Francia (Col de la Bonette – 2.802 metri), l'Italia (Passo dello Stelvio – 2.758 metri), Svizzera (Umbrailpass – 2.503 metri). L'anno scorso aveva portato la famiglia in Austria e aveva raggiunto i 2.504 metri del Grossglockner. "Sono molto amareggiato per aver sbagliato valico. A saperlo prima avrei convinto mia moglie ad andare a Sölden oppure a ritornare in Alto Adige. Sarebbe stata pure più contenta, lei ama l'Italia. Ogni volta che vado all'Eroica lei è felicissima. Io pedalo e lei si gode la Toscana", dice al Foglio Volland. "E ora che faccio? Mi fido delle carte geografiche o mi devo fidare di internet?", si chiede scherzando.

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