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Il Covid nella provincia milanese, che si sente abbandonata

"Ats al collasso, tracciamenti saltati", dice il sindaco di Morimondo. Un medico di Abbiategrasso: "Per un tampone bisogna andare a Milano"

L'impennata di contagi travolge la provincia milanese, risparmiata dalla prima ondata. "Non si riescono a gestire neanche i tamponi per chi è sintomatico"

    "Vivere in provincia è dura, questa nuova ondata ci fa paura" racconta la signora Anna di 83 commentando l'impennata di contagi che ha travolto la provincia milanese inizialmente risparmiata dalla prima ondata. I sindaci e pochi medici di base rimasti sui territori sono stati abbandonati a gestire un'emergenza che nella sola giornata di ieri ha contato 2691 nuovi positivi nella sola provincia di Milano. "Ats è al collasso e non riesce più a gestire il tracciamento" spiega a LaPresse Marco Marelli sindaco di Morimondo, "Ma non riescono a gestire neanche i tamponi per chi è sintomatico". Questa mancanza di assistenza si riversa sui medici di base: "Mancano le Usca per i tamponi a domicilio e gli unici punti in cui è ancora possibile andare sono i drive-in degli ospedali milanesi del San Carlo e del San Paolo. Come fa chi non può muoversi?" racconta il dottor Montecchio di Abbiategrasso.