Foto Ansa

Contro mastro ciliegia

L'Incredibile Scarpinato

Maurizio Crippa

Cominciò con i flop del processo Andreotti. s'inventò l'incredibile "Sistemi criminali", poi la risibile patacca della Trattativa. Passato alla corte di Conte ha straparlato di rapporti tra mafia e presidenzialismo. Ma sulla nomina di Colosimo è riuscito a dire che il governo "non è credibile". Quest'uomo credibilissimo e immenso

Aveva cominciato in calzoni corti a pedalare in indagini e processi come quelli contro Andreotti e Contrada, e si sa com’è finita. Tuonò contro “la storia della ostilità del Palazzo nei confronti di magistrati come Falcone”, peccato che l’inchiesta “Mafia appalti” gli scivolò come sabbia tra le dita. Si fece le ossa e il nome da fiction criminale con l’inchiesta “Sistemi criminali” sul golpe presunto  degli anni ’90, orchestrato dal magico poker Cosa nostra-massoneria-stato deviato-eversione nera. Tutto archiviato con qualche risolino. Ci riprovò con tigna e fantasia per lunghi anni con la boiata pazzesca della Trattativa. Si consolò girando tv e giornali con le sue verità: “Quasi tutte le indagini sulle stragi italiane sono state depistate da apparati deviati dello Stato”. Finalmente pensionato e assiso su nuovo scranno grazie a Beppe Conte , alla prima occasione, la fiducia a Meloni, s’è fatto protagonista di uno show “tutto si tiene” su doppio stato, neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo. E oggi ha detto che l’elezione di Chiara Colosimo alla presidenza dell’Antimafia dimostra che la maggioranza non è credibile”. L’ha detto davvero, Roberto Scarpinato. Quest’uomo credibilissimo e immenso.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"