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contro mastro ciliegia

La critica all'occidente ordoliberista va di moda. Ma è solo di facciata

Maurizio Crippa

L'autocritica è di tendenza come il padel (ma fa più ridere). Poi vedi quelli che l'occidente lo bombardano proprio: Putin guida una Mercedes, Lavrov ha più gingilli Apple di un nerd e gli oligarchi stanno più al Forte della Santanchè 

Eh sì, l’autocritica (compagni!) per i cedimenti all’ordo-turbo-liberismo occidentale è una moda dilagante, tipo il padel, ma fa molto più ridere. Tanto che pure il vecchio Bubba Clinton, gran Visir di tutte le turbo-globalizzazioni di sinistra, si è presentato a Londra per l’orazione funebre per il suo amico Evelyn de Rothschild, non proprio un proletario, e ha fatto ammenda come un costituente del Pd qualsiasi per “l’ambiguo privilegio di nascere con un nome famoso, dei mezzi e dei privilegi e tutte le complicazioni che li accompagnano”. Ah, l’occidente ricco e perverso. Solo che puoi guardi a quelli che lo odiano proprio, anzi lo bombardano, l’occidente sentina di tutti i mali e i vizi, e scopri, nell’ordine. Che Mad Vlad ieri è andato a scorrazzare in Crimea cianciando di terrorismo internazionale: ma giudando una occidentalissima Mercedes; che il suo cane da guardia Lavrov, quando gli venne il coccolone a Bali, poi si fece fotografare con una t-shirt di Basquiat, un super iPhone e un Apple Watch al polso. Per tralasciare gli oligarchi che si scambiavano ville al Forte come manco la Santanchè scambia gli ombrelloni. Eh già, l’occidente fa proprio schifo. Solo che, forse, l’unico fesso a crederci davvero è Kirill. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"