contro mastro ciliegia

Summer of love e Winter of war

Maurizio Crippa

Se n'è andato Gary Brooker dei Procol Harum, colonna sonora di quell'estate 1967 a San Francisco in cui una generazione credette che le guerre erano finite per sempre. Noi, più modesti, avevamo "Mettete dei fiori nei vostri cannoni". E' finita che Lavrov si è sbranato Di Maio, che di quell’estate dell’amore, in fondo, è un figlio innocente.

Sì, lo so, è morto anche Mark Lanegan, gran rock; ma lui in quella cruciale estate aveva tre anni, non c’azzecca nulla per capire che cosa fosse andato così bene, allora, o cosa invece abbia cominciato ad andare così storto, proprio allora, fino ai giorni nostri. Quindi si dirà che è morto ieri Gary Brooker, frontman dei Procol Harum, "A Whiter Shade of Pale", che di quell’estate in cui tutto iniziò fu la colonna sonora. Della Summer of love di San Francisco, 1967, quando “lo sgretolamento del sogno americano e dei suoi ideali” (cazzo, è Wikipedia!) portò migliaia di giovani a dichiarare che le guerre erano finite e che era nato, là sull’ocerano d’occidente, un mondo di amore fiori musica e altre cose belle.

Siccome qui in Italia posti come Haight-Ashbury e talenti come i Procol Harum non ne avevamo, ci furono i Giganti che in quell’anno cantarono, un po’ meno progressive, "Mettete dei fiori nei vostri cannoni". Sembrò anche ai nostri fratelli maggiori che fosse tutto a posto così, e fanculo a Jan Palach che già cercava un accendino per illuminare la notte di Praga. E’ finita che ieri un cagnaccio come Lavrov si è sbranato, facendo pure scarpetta, un trottolino amoroso come Di Maio, che di quell’estate dell’amore, in fondo, è un figlio innocente. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"