contro mastro ciliegia

#MeToo bipartisan

Maurizio Crippa

Il Congresso ha trovato un motivo per stare insieme: le molestie sul lavoro. E l’America sembra una grande diocesi di Monaco e Frisinga

Lo Sciamano di Capitol Hill? Un terrorista! No, un patriota! Il vaccino? Obbligo! No, gli americani sono liberi! Quindi si può girare con il fucile a pompa? Certo, è scritto nella Costituzione! No, è un’usanza barbara! Le divisioni nette, con la sciabola, tra democratici e repubblicani sono la regola di un paese spaccato in due, come una (grande) mela. Non c’è un maledetto argomento in cui nella politica americana prevalga l’idea di un accordo Tranne in un caso. Il Congresso ha votato in un battibaleno e all’unanimità un #Metoo Bill che ha trovato d’accordo i due partiti. Una stranezza che ha fatto fare “ohh” persino i media americani. Del resto l’unico argomento sentito come una minaccia da tutti – altro che la Cina, i mass shooting, il climate change – sono le molestie sul lavoro. L’America sembra una grande diocesi di Monaco e Frisinga. Il Bill approvato riguarda il divieto di mandatory arbitration, cioè non saranno più validi gli accordi aziendali che impongono un arbitrato interno nei casi di denunce per molestie. Il denunciante è libero di andare dritto in tribunale. Che poi in tribunale, e a mezzo stampa, vengano macinati a volte anche colpevoli che non lo erano, chi se ne frega? Oggi il Congresso ha trovato un motivo per stare insieme. God bless America.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"