contro mastro ciliegia

Samanta se n'è andata come all'improvviso

Maurizio Crippa

Samanta Chiodini, un'amica di tanti, una testa con cui le idee giravano più in fretta, Autori tv per "Che tempo che fa" e anche di podcast., uno pieno di vita, sulla  malattia che l'ha portata via, ma senza mai stare a lamentarsi un istante, un solo giorno

Scrivere di Monica Vitti, meglio ancora senza averla conosciuta, come la maggior parte, è facile e addirittura consolante, un dolore di parole. Scrivere, proprio lo stesso giorno, e bionda e piena di joie de vie quasi come lei, ma tanto troppo più giovane, di un’amica, una collega, è più difficile. Nessuna consolazione. Mercoledì se n’è andata Samanta Chiodini, che è stata un po’ una fogliante anche senza esserlo stata, insomma amica di qualcuno di noi, e una di quelle teste con cui le idee girano. Era autore tv, amava proprio la tv, “Che tempo che fa” e adesso i podcast. Amava proprio i podcast. Aveva avuto un tumore al seno. E aveva questa cosa molto sua: ha vissuto, dopo, senza farsi definire dalla malattia, non rispondeva mai a “come stai”, era lei che lo chiedeva. E un po’ era per lei e un po’ certo anche per Rocco, per suo figlio. Ha fatto un podcast  che si intitola “Tits up!”, “petto in fuori”, per raccontare il suo tumore e la sua voglia di essere viva, non solo rimanerlo in attesa di. Così stava preparando cose, e un podcast su Pasolini. Roba che se ne è andata, ma come  all’improvviso.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"