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Contro Mastro Ciliegia

Zangrillo al Quirinale

Maurizio Crippa

Il Genoa calcio è passato nelle mani di un (fantomatico) fondo 777 americano. E come nuovo presidente è arrivato lo storico medico personale di Silvio Berlusconi

State pure lì appesi come tanti boccaloni alla macchina del fango di Renzi per scegliere il successore di Mattarella. Date retta pure a Giannini&Travaglio che starnazzano di democrazia in pericolo, stritolata dai tentacoli di Rondolino. Intanto, sotto il naso, sotto il naso di tutti quanti, compresi i no vax e i super vax à la prof. Burioni, il nostro caro e indistruttibile Cav. ancora un volta dà dimostrazione di cosa vuol dire saper piazzare una nomina dove e come si vuole. Non che abbia fatto un golpe, eh, non è il tipo. Ma ha fatto un esempio. Il Genoa calcio è passato nelle mani di un (fantomatico) fondo 777 americano. Bene, chi mettono a fare il presidente? Un calciatore? Un genovese? Il figlio di un camallo? No, è spuntato Alberto Zangrillo, genovese alla lontana visto che campa in via Olgettina, primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele, stimato a livello internazionale nonostante quella cazzata che il Covid era finito, Cavaliere al merito della Repubblica. Ma soprattutto, storico medico personale di Silvio Berlusconi. Il quale, chissà come, quando vuole arriva fino a Genova. Giusto per fare un esempio: se riesco a piazzare il mio cerusico alla presidenza di una squadra che manco è mia, pensate cosa posso fare se mi metto a occuparmi del Quirinale.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"