contro mastro ciliegia

Simona Ventura e Gigi D'Alessio, innocenti evasori

Maurizio Crippa

Assolti (dopo anni) dall'accusa di evasione fiscale. Il brutto vizio di quelli che guardano nei conti degli altri puntando a trovare sempre le malefatte, anche quando non ci sono

Non vorremmo dare l’impressione di essere sempre qui a occuparci di quelli che sbirciano nei conti correnti degli altri, e poi li sputtanano o peggio ancora, anche quando non c’è motivo. Non vorremmo neanche dare l’impressione di essere tra quelli che, del Reddito di cittadinanza, si accorgono soltanto dei furbacchioni che si fregano i soldi. Niente di politico, no. Semplicemente, in nome della civiltà che dovrebbe contraddistinguere un paese, e tanto più i suoi poteri e magistrati, vorremmo segnalare questa ennesima schifezza.

 

Mercoledì è stata assolta Simona Ventura dall’accusa di aver evaso il fisco per mezzo milione. Tre anni di processo, la procura aveva chiesto una condanna a un anno e 4 mesi. Non era vero, ma tutta l’Italia aveva saputo di sì. Martedì è stato assolto anche Gigi D’Alessio, accusato di frode allo stato ed evasione per un milione e 700 mila euro: il fatto non sussiste. “Oggi per me è un giorno felice perché la verità è venuta a galla, dopo oltre dieci anni di ombre pesanti”, ha detto. Dieci anni. Di gogna e con il rischio della galera ingiusta sul collo. E non è per dare l’impressione, ma tutta la colpa è di qualcuno che ha voluto guardare nei conti degli altri, senza sapere cosa cercare ma convinto che qualcosa bisogna sempre trovarla. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"