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contro mastro ciliegia

Il giapponese e la donna pig

Maurizio Crippa

Il direttore creativo di Tokyo 2021 voleva una famosa e formosa attrice vestita da porcellino rosa per l'inaugurazione: si è dimesso nella vergogna per sessismo.  Creativo, ma non un genio. Però c'è un dettaglio, che spiacerà ai profeti del bodyshaming: Naomi Watanabe, donna molto ironica, della sua taglia ha fatto pure un marchio, che si chiama "paffuto". Body is business

Che i giapponesi (maschi) abbiano un grosso problema nei rapporti con l’altro sesso non lo scopro io. Ma forse ne hanno uno altrettanto serio con le loro Olimpiadi. Un mese fa il presidente del comitato organizzatore di Tokyo 2021 si era dimesso con ignominia per aver fatto battute sessiste. Ora è toccato al direttore creativo dell’evento, Hiroshi Sasaki, ed essendo un creativo la gaffe sessista l’ha fatta decisamente creativa. Voleva ingaggiare per la cerimonia di apertura una nota attrice, Naomi Watanabe, e farla sfilare vestita da maiale: una “Olympig” in un costume rosa, aveva scherzato sulla sua idea geniale. Sarebbe bastato. Il fatto è che Naomi Watanabe non è una taglia qualsiasi, ve la vorrei descrivere, ma temo che qualsiasi parola scegliessi arriverebbe @CostanzaRdO a tagliarmi la gola per bodyshaming. Insomma: è cicciona. C’è poi un dettaglio, che però nel mondo dell’indignazione perpetua si faticherà a considerare: è un attrice comica, di grande ironia, e ha lanciato un marchio di abiti per taglie forti che si chiama “paffuto”. Nel suo corpo non ci sta male, e anzi ne ha fatto un motivo di business. Se il signor Hiroshi Sasaki fosse stato meno creativo e avesse optato, come un De Gregori qualsiasi, per un bel “la donna cannone”, forse la sfangava.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"