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contro mastro ciliegia

Sanremo in zona Biondo

Maurizio Crippa

Che disastro, al Festival super protetto arriva il primo positivo, il cantante degli Extraliscio. Non sapremmo valutare l'entità del disastro, ma per fortuna a salvarci c'è la Palombelli

Quanto possa destabilizzare lo showbiz internazionale, o anche solo il comparto italiano, la possibile esclusione dal Festival di Moreno il Biondo, cantante della band romagnola Extraliscio, non lo sapremmo davvero valutare. Ma “spiaze per i ragazzi”, come direbbe Simone Inzaghi. Però nell’ottica dell’imminente Sanremo pandemico, senza il pubblico e tutto quanto il resto, la notizia è di quelle che terranno il paese sulle spine (tanto a Roma è fatta, gli italiani possono dedicarsi alle cose che più interessano). Dopo aver discusso settimane se aprire o chiudere, se fare il Festival in zona rossa o gialla, coi figuranti o senza, hanno messo a punto un protocollo tosto, roba da lockdown e pasti in camera d’albergo. Ma niente, il povero Moreno Conficconi in arte il Biondo è incappato in un tampone rapido positivo. Festival allarmato, e positivo hanno trovato anche Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti (non fate battute sui nomi delle band, non è l’anno giusto). Però mancano ancora 14 giorni, gli spin sanremesi buttano lì che potrebbe anche trattarsi di “una falsa positività”. E del resto la serie A ci ha insegnato che i positivi vanno e vengono, come le donne nel porto di Buenos Aires. E se proprio non ci sarà il Biondo, a farci sognare ci sarà Barbara Palombelli. What else?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"