Foto LaPresse

Sea you e Buonannon

Maurizio Crippa

Il 2019 si è aperto come si è chiuso il 2018 con due navi di due ong tedesche, la Sea Watch e la Sea Eye, che se ne stanno a cavalcioni dei marosi sempre più agitati

Si apre l’anno nuovo più o meno come si era aperto quello appena andato, e anche il suo predecessore: con due navi del soccorso umanitario (i famigerati taxi del mare) di due ong tedesche, la Sea Watch e la Sea Eye, che se ne stanno da giorni a cavalcioni dei marosi sempre più agitati, sotto il vento freddo e un cielo arcigno che se ne frega del Capodanno. Sono lì che dondolano, non ancora traballano ma può mancare poco, a due passi da Malta e a due e mezzo dall’Italia: senza sapere dove approdare, dove dare riparo al loro piccolo carico, solo 49 persone in tutto, di cui alcune in mezzo al mare da dieci giorni. Tace per principio Malta, l’isola che ritiene di trovarsi lì per caso. Nemmeno si degna di rispondere agli appelli (persino dell’Unhcr), il nostro Capitan Nutella. “In Italia si entra solo chiedendo permesso e per favore”, ha tromboneggiato: e per uno che sta annegando, che vuol dire?

 

Ma c’è qualcuno che lo sa, cosa vuol dire. S’era chiuso, l’anno appena andato, anche con un’intervista sul Corriere. A Steve Bannon, il pasturatore di anime che sta per aprire la sua Alta Scuola in Populismo in un monastero, per forgiare “studenti maturi, gente che vuol cambiare carriera, passare dal no profit ai media, alla politica”. Insomma, una scuola di mostri. Gli hanno chiesto perché mai Salvini piaccia così tanto ai cattolici. Ha risposto: perché “il Papa è un radicale sulla questione dei migranti, ha scarso appoggio pubblico e così rafforza il movimento populista”. E tanti saluti a chi sta in mezzo alle onde.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"