Colloqui per senatori

Il video di Sergio Puglia che fa le prove per il suo discorso in aula e un consiglio per prepararsi al meglio 

Maurizio Crippa

Avrei tanto desiderato di poter commentare qui, con liberatorie risate o amare ghignate a denti stretti, il video unanimemente definito “esilarante” del senatore grillino Sergio Puglia, del resto alla seconda legislatura, non un debuttante, mentre fa le prove per il suo intervento in Aula, come un mezzosoprano che gorgheggia in camerino. Ma c’è questo insuperabile problema: non l’ho guardato, il video. E non per un umano senso di imbarazzo di fronte alla performance di questo consulente del lavoro di Portici (maddai?) nella sua giacchetta rosseggiante con pochette, ansioso di fare bella figura sul posto di lavoro a fronte dello stipendio d’oro che lucra a spese dei contribuenti. No. E’ che mi hanno annoiato, tutte queste indecorose gag – c’è n’è una al giorno, e in questo il premier Conte è davvero capo del suo governo – queste esibizioni di inadeguatezza al ruolo e incapacità a reggere la scena da parte di una presunta classe politica abusiva. Abusiva per demerito. Perciò mi limito a segnalare come aiutino al senatore Puglia, gli serviranno più di un collutorio, le “21 domande ai colloqui di lavoro che sono studiate apposta per metterti in difficoltà”. Trattasi di un prezioso articolo-bigino proposto da Businessinsider, sul sito di Rep., con la specifica: “Ecco come aggirarle”. Consigli per inadeguati trepidanti in cerca di un ruolo nel mondo che temono (qualche volta a ragione) di non meritare. L’ultima domanda è: “Qual è una situazione difficile che hai capovolto?”. Ma attenzione, è un trabocchetto. A un grillino potrebbe venire in mente di rispondere: “Ho partecipato al governo del cambiamento”. “You’re fired!”, gli griderebbe Trump.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"