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Barbra Zanicchi

Maurizio Crippa

L'ex Funny Girl se la prende con Donald Trump. Come possiamo credere a uno che nega il riscaldamento globale? 

Sarà colpa di Halloween, sarà la situazione generale del pianeta, sarà che non si riesce più manco a prendersela con le fake borse della Raggi, ma se dobbiamo pensare a una donna dello spettacolo capace di infonderci ottimismo e salvarci da Trump senza smarronarci col #metoo, ci viene una gran nostalgia di Iva Zanicchi, la nostra Barbra Streisand. Una che le cantava belle, e che le cantava chiare anche a Berlusconi. Succede che il 2 novembre, in contemporanea con Fedez, esce il nuovo disco della poliedrica ex Funny Girl, che ha deciso di darsi una riverniciata di impegno e ha rilasciato anche un’intervista al New York Times. Solo che, come dire, è venuta fuori un’intervista un tantino “funny”. Il nuovo album si chiama Walls, un titolo di denuncia, direbbe Mollica, perché i muri sono il male assoluto dell’epoca di The Donald. E Barbra denuncia, accipicchia se denuncia. La canzone che fa da traino si intitola Don’t Lie to Me e lei si domanda: come possiamo credere a uno che nega il riscaldamento globale? Per Giove. E come hanno potuto milioni di americane votare per il porco in chief che le donne le ha sempre umiliate? Com’è possibile che sia diventato il presidente? L’indimenticabile interprete di Ma papà ti manda sola? si sente ingenua ma battagliera, di fronte a tante bugie. Ma qualcuno l’ha già anche perculata, per aver detto che se Trump vincerà alle midterm è pronta a emigrare in Canada (“e perché no in Messico?”). Ma soprattutto, la confessione che dovrebbe scuotere il mondo dalla sua ignavia è questa: da quando c’è Trump è così nervosa che si ingozza di pancake e così è orribilmente ingrassata. Povera funny girl, sarà mica pronta per “La prova del cuoco”?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"