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Il secessionismo al quadrato risolto da Apple

Maurizio Crippa

Basta un aggiornamento del sistema operativo e la bandiera della Svizzera diventa quadrata anche sull'iphone. Così la tecnologia digitale soddisfa la pulsione populista e peggio ancora separatista

Se un algoritmo ci salverà, o ci renderà tutti robot nelle mani di Jack Ma, che ha appena deciso di investire 13 miliardi di dollari sull’intelligenza artificiale, ancora non è chiaro. Che la tecnologia digitale possa invece risolvere uno dei più gravi problemi del nostro tempo, la pulsione populista e peggio ancora separatista, è sicuro. La grande notizia è questa, e viene ovviamente da Apple. Tutti sanno (sanno?) che le circa duecento nazioni del mondo, secessione più secessione meno, hanno la bandiera rettangolare. Tranne qualche bastian contrario, come gli svizzeri. Loro hanno la bandiera quadrata. Sui dispositivi Apple però, per malvagità tecno-globalista, crediamo, la croce bianca in campo rosso è sempre stata rettangolarizzata, niente da fare. E gli svizzeri sono fieri autonomisti, pure incazzosi. Ma ora, ecco che scaricando l’ultimo aggiornamento di iOS 11.1 la bandiera svizzera comparirà finalmente quadrata. Immaginiamo il tripudio di jodel e campanacci, dai Grigioni al lago Lemano. Ma bando ai localismi, è la quadratura del cerchio, o del rettangolo. Ancora un piccolo sforzo con gli algoritmi, e a breve i cittadini della Catalogna e di Castiglia potranno vedere di default sull’iPhone la propria bandiera preferita. E gli anti-fascistellum non dovranno più dividersi in due piazze ma con le stesse bandiere. Niente più rancori, niente scissioni. L’illusione ottica di avere ognuno la propria rappresentanza su misura, meglio del Rosatellum. Basta un clic.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"