Educazioni sessuali a trabocchetto per genitori distratti

Maurizio Crippa

Notizie aggregate, tra sesso, matematica e seggiolini

Le notizie funzionano per aggregazione, si sa. Formano grumi. Ieri c’era questo atollo tematico, che va e viene. La denuncia di un test su base volontaria (non ministeriale) somministrato in certe scuole dal titolo “Divario di genere nel rendimento degli studenti. Il ruolo delle variabili sociali, economiche, geografiche e culturali”. Trattasi di “un breve test di matematica seguito da una scala per la rilevazione dell’ansia e dell’auto-efficacia”. Funziona che dopo le prime cinquanta domande sui numeri, si chiede ai 14-15enni del target di valutare affermazioni tipo: “l’omosessualità maschile è una perversione”; oppure: “approvo che una donna assuma un ruolo aggressivo in un rapporto sessuale”. La matematica, si sa, i ragazzi li arrapa.

A Modena invece un genitore ha denunciato (su Facebook, dove altro?) un corso di educazione sessuale per le quinte elementari in cui ci si riprometteva, tra l’altro, di aiutare i bimbi a contestualizzare “i rumori che fanno mamma e papà in camera da letto”. Mandarli direttamente su YouPorn? Ma la cosa veramente scandalosa, ma davvero, è che, al genitore, la dirigente scolastica abbia risposto assai piccata: “Quando si ritiene che il patto educativo non funzioni al meglio se ne parli in primis coi docenti e poi con me”. Far rumore, si sa, può indurre in distrazione non solo i bambini, ma anche i papà. L’importante è non sbagliare col preservativo delle formalità. Poi ieri, e non c’entra niente, è morta una bambina di 18 mesi dimenticata nel seggiolino della macchina. Qualcuno ha già chiesto una legge sui seggiolini. Distrazioni, formalità.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"