“Se voti Grillo non te la do”. Come salvare la democrazia

Maurizio Crippa

Coppie che vanno a rotoli di fronte al populismo: pare che un partner estremista politico provochi un collasso della libido 

Poi dite che i sondaggi non c’azzeccano, che la comunicazione social ammazza il desiderio, e che la bubble democracy ci mette tutti a rischio. Ma per fortuna ci sono agenzie specializzate a sondare la qualsiasi, idee e sentimenti in particolare, e a spiegarci come va l’amore nell’èra dell’hate speech. E se siete di quelli come me, che non hanno mai imparato a bloccare lo spam dalle email, vi arrivano. E finisce che leggete. C’è una società specializzata – che non citiamo per non fare pubblicità – che ha fatto uno studio europeo per capire se un partner estremista politico (loro non dicono populista, ma a noi piace tradurre così) provochi o meno un collasso della libido. Risposta: certo che sì. Posto che per una buona relazione (o anche per qualcosa di più ginnico e sportivo) il 74 per cento degli intervistati chiuderebbe un orecchio e anche tutti e due, rimane che il 50 per cento dei tedeschi, il 44 degli svedesi eccetera temono molto l’estremismo politico nelle sue ricadute relazionali. Le donne, ça va sans dire, sono le più esigenti, persino nella versione single: circa il 44 per cento di loro dichiara che potrebbe smettere di frequentare una persona nel caso in cui questa facesse parte di un partito estremista o radicale. Fatto a mia volta un rapido sondaggio d’opinione ho raccolto questa risposta, che forse potrebbe salvare molte coppie, la demografia e pure la democrazia rappresentativa: “Se voti Grillo non te la do”.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"