Consiglio di Stato foto LaPresse/Fabio Cimaglia

Di benedizioni, gasdotti e giudici a Berlino e a Frosinone

Maurizio Crippa

Il buonsenso del Consiglio di Stato, con le due sentenze su Tap e le benedizioni a scuola 

Dopo un weekend che ci ha resi più europei e sorridenti, fors’anche per merito del libro della presidenta Boldrini, che sarà dibattuto oggi con tanto di Mattarella presente, è bello scoprire che abbiamo un giudice anche a Roma, senza emigrare a Berlino. Il Consiglio di stato, che evidentemente a volte funziona, ha azzeccato due sentenze. La prima, che il gasdotto Tap in Salento, che porterà in Italia il gas dell’Azerbaigian, non nuoce gravemente alla salute e dunque si può fare. In Salento avevano organizzato persino feste e pic-nic davanti al cantiere chiuso, ma tant’è: mangeranno lo stesso col plaid sull’erbetta, tanto la puzza non si sente mica. La seconda, che le benedizioni del prete a scuola si possono dare, non nuocciono gravemente alla laicità, come pretendeva una scuola di Bologna. Ovviamente se impartite fuori dall’orario di lezione e facoltative: insomma “non diversamente da altre attività parascolastiche”, tipo i corsi vegan. Non è che il Consiglio di stato abbia fatto dei miracoli, sono sentenze di normale buonsenso. Il non-senso, semmai, è che qualcuno abbia voluto trascinare al massimo grado di giudizio questioni così evidenti. Ma siccome Roma è Roma, ma il Lazio è grande, a Frosinone il Tar ha stabilito non è più illegale offrire link per vedere i film in streaming, persino se c’è della pubblicità: basta dimostrare che lo si fa senza fini di lucro. Insomma per cinefilìa. E dopo un bel weekend europeo, ecco che però ti becchi un giudice a Frosinone.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"