J-Ax e Fedez presentano il nuovo disco 'Comunisti col Rolex' (foto LaPresse)

Il dito medio e le lacrime di Fedez, vitello bamboccione

Maurizio Crippa

Massimo Gandolfini del Family day ha protestato perché domenica sera, alle Iene, Fedez e J-Ax “si sono presi il lusso alzare il dito medio contro tutto il Family day". Nessuno l’ha filato

Allora, ci sono Fedez e J-Ax. Perdonerete se per me sono una sola entità mediatica. Comunque: Fedez è quello che sta (o stava?) con Chiara Ferragni e postano un sacco di foto; J-Ax è quello più vecchio. Insieme hanno fatto anche Comunisti col Rolex, che è andata bene ma molti (puristi del rap in testa) gli hanno dato dei qualunquisti e dei buffoni. Però, a sentirla, è la colonna sonora perfetta del populismo pervasivo e facilone, stupido come un tormentone, che ottunde le nostre esistenze. Ma non è questo. Massimo Gandolfini del Family day ha protestato (e bisogna dargli ragione, ogni tanto) perché domenica sera, alle Iene, i due “si sono presi il lusso alzare il dito medio contro tutto il Family day, gesto che qualifica le argomentazioni e la cifra dialettica dei due rapper”. Tra le risate del pubblico (finto) e quelle della Iena presentatrice. E questo “viola la corretta deontologia professionale degli operatori della comunicazione”. Ma Gandolfini, nessuno l’ha filato. Tutti invece a guardare il video di Fedez vittima dello scherzo delle Iene, che gli hanno fatto credere di essere implicato nella sporca faccenda del secondary ticketing. Lui a difendersi, e va bene. Ma dopo, a scherzo finito, è scoppiato a piangere come un vitello: segno, hanno detto i fan, che è un rapper ma dal cuore puro. Oppure segno che dice qualcosa su quest’epoca in cui tutti puntano il dito medio. Poi, alla prima occasione, piangono come bamboccioni. O vitelli. Che poi è la stessa cosa.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"