Edward Burne-Jones, la bella addormentata,1872

Chi sveglierà la principessa

Maurizio Crippa

La principessina di ghiaccio non poteva pensarlo, prima.

La principessina di ghiaccio non poteva pensarlo, prima. Che quando tra cent’anni la toglieranno dal freezer, e nel magico mondo di Harry Potter verrà riportata in vita e risanata, sarà ancora nell’età giusta – minorenne – per essere stuprata e poi offerta in riparatoria oblazione nuziale al suo stesso carnefice. Il combinato disposto dei salamelecchi occidentali davanti al nuovo Signore dell’harem Erdogan, uniti al trionfo inevitabile dei nuovi valori (cristiani, direbbe qualcuno) di Bannon-Trump avranno, ora di quel giorno, trasformato il mondo fiabesco dei maghetti in spelonca di lupi per Cappuccetti Rossi. Forse ci avrebbero dovuto pensare anche i giudici, era un tema degno di annotazione. Per il resto, per una volta s’è trattato di un banale caso di attribuzione di legittimità in una decisione controversa tra soggetti giuridici. Farsi ibernare non è contro la legge. Per quanto si possa discutere sull’utilità della pratica. Ma sorprende l’afflato sentimentale che ha circondato la notizia del desiderio esaudito della ragazzina: aveva così voglia di vivere, non è una gran cosa? Invece l’unica cosa è che a quattordici anni si è stupidi davvero. Poi, se ci va bene, ci ibernano.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"