Giorgia Meloni con Matteo Salvini (foto LaPresse)

Satira Nazarena

Maurizio Crippa
Siccome si ride sempre a squadre e “you’ll never laugh alone”, per parafrasare i tifosi del Liverpool, siamo lieti di annunciarvi che la satira non è morta finché loro vivono. “Loro”, sono quelli de’ destra.

Siccome si ride sempre a squadre e “you’ll never laugh alone”, per parafrasare i tifosi del Liverpool, siamo lieti di annunciarvi che la satira non è morta finché loro vivono. “Loro”, sono quelli de’ destra. La temuta sparizione dei comici de’ sinistra, stramazzati per mancanza di Cav. – o perché il Cav. li aveva sorpassati nel ridicolo per conto suo, doppiati come fanno le Mercedes con le Ferrari (rosse) – era largamente infondata. E’ bastato che sbucassero i manifesti di Giorgia Meloni, e la desaparecida Sabina Guzzanti ha ritrovato la vena dei giorni migliori contro il suo bersaglio preferito.

 

Gira sul web la sua simpatetica caricatura: “Il primo sindaco coatto, donna e pure incinta”. “Ma se io so’ de destra, chi devo votà? Devi votà ammé! Guardame nell’occhi: devi votà ammé!”. Certo, gli slogan della Sorella d’Italia si offrono da soli, come pecore al macello: “La politica seria prima studia la fattibilità delle cose e poi le propone”. Così sui social è tutto un rincorrersi di slogan-calembour: “La macchina nera d’estate diventa un forno”. Non era così facile da quando erano spariti i mitici 6x4 di Forza Italia (uno per la leggenda: “Italia, Forza” vs “Inculo, Vaffa”). Ma la vera domanda oggi è: tutta questa rediviva satira de’ sinistra contro la Meloni, alla fine chi vota: Marchini del Nazareno?

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"