Draghi "il tappabuchi"

Giovanni Boggero

Sostiene il quotidiano tedesco Handelsblatt

    "Il tappabuchi". Così viene definito Mario Draghi dal quotidiano economico Handelsblatt in un editoriale firmato da Jens Münchrath e pubblicato nell'edizione del fine settimana. Il presidente della Banca Centrale Europea si starebbr muovendo nel campo dell'"impenetrabile". Le sue mosse non sarebbero prevedibili. Prima "mette in vetrina le armi non convenzionali" e poi non ne fa uso: "Niente tasso negativo per i depositi presso la Bce, niente crediti condizionati di lungo periodo alle imprese e niente eliminazione della riserva minima". Come mai Draghi attenda, resta un mistero, sottolinea Münchrath. Il quale poi azzarda una previsione: "La probabilità che Draghi possa utilizzare altri strumenti non convenzionali è aumentata. Lo dimostrano le previsioni del tasso di inflazione per il 2014 all'1,1% e per il 2015 all'1,3%".

    "L'obiettivo principale di Draghi - spiega ancora l'editorialista - sarà quello di sostenere il credito nei Paesi del Sud, costi quel che costi". E qui emergono i primi dubbi di Münchrath: "La risposta alla domanda se questo obiettivo possa essere raggiunto aumentando la liquidità a disposizione delle banche la deve Draghi. Come già insegnava John Maynard Keynes, non sempre maggiore liquidità aiuta E poi a che cosa serve costringere al credito banche poco capitalizzate in economie anemiche. Nel breve periodo potrà anche aiutare, ma nel lungo si saranno solo poste le basi per la prossikma crisi bancaria". Che fare dunque secondo i tedeschi? Münchrath è chiaro:  "Finchè il problema delle sottocapitalizzate non sarà risolto, la Bce avrà le mani legate. Tocca quindi alla politica agire e a Draghi non resta altro fare il tappabuchi".

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