Qualcuno ha diffuso su YouTube il finto trailer del nuovo film del grande Wes: ma nulla che possa ingannare gli affezionati. Il suo dramma spaziale è magnifico in pastello, meno in bianco e nero. Parte la gara anche per i migliori attori
Qualcuno mette alla prova l’intelligenza artificiale cercando di ricavarne un testo degno di Jane Austen (il New York Times, e svariati altri siti che celebrano la scrittrice). Qualcun altro – saputo che Wes Anderson stava lavorando a un film di fantascienza – ha diffuso su YouTube il finto trailer “The Galactic Menagerie”. Uno “Star Wars” girato alla maniera del magnifico Wes: galassia pulita e ordinata, a colori pastello; inquadrature simmetriche; gli attori cari al regista, da Bill Murray a Timothée Chalamet. Nulla, naturalmente, che possa ingannare gli affezionati: Wes Anderson lo vogliamo originale. “Asteroid City”, per esempio. Presentato in concorso a Cannes, dopo che un paio d’anni fa “The French Dispatch” aveva diviso anche i fan sfegatati. “Troppa roba”, secondo gli spettatori pigri. Mentre i più avvertiti mormoravano la parola “manierismo”. Noi eravamo a favore, e abbiamo gustato anche il dramma spaziale ambientato nel deserto degli anni 50. Un gran meteorite ha scavato un cratere, e lì i giovani scienziati si danno appuntamento con progetti e invenzioni.
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