I protagonisti di Cannes 2021

Un miracolo presuntuoso. Intervista alla regista di "Piccolo corpo"

"Un tema delicato ma anche un archetipo. Per farlo non si è trattato di convincere le persone ma di trovare quelle giuste". Parla Laura Samani

Federica Polidoro

"Nel 2016 sono venuta a conoscenza di santuari molto particolari. Luoghi dove si portavano i corpi dei bambini morti per poterli fare resuscitare per un momento e impartire loro il battesimo". E' una favola cruda quella raccontata dalla regista triestina Laura Samani, classe 1989, ambientata nel nordest italiano agli inizi del Novecento. "Piccolo corpo" è stato presentato alla 60ma Semaine de la Critique di Cannes, nel concorso lungometraggi. "E' un miracolo piuttosto presuntuoso da chiedere. Un miracolo che in qualche misura rasenta la stregoneria. Nella mia regione, il Friuli Venezia Giulia, esiste un 'santuario del respiro' che si chiama Trava, anche se non ha più la stessa funzione di un tempo", spiega l'autrice. "Un tema delicato ma anche un archetipo. Per farlo non si è trattato di convincere le persone ma di trovare quelle giuste".

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