Giorgio Barchiesi, meglio conosciuto come Giorgione

Come creare a casa un piccolo orto prêt-à-porter

Sonia Ricci

Il cuoco Giorgio Barchiesi, meglio conosciuto come Giorgione, ci spiega cosa piantare e da dove iniziare per coltivare erbe e verdure in terrazza

Chi l'ha detto che per fare un bell'orto servono ettari di terra o un grande giardino? Nell'epoca contemporanea, dove in tantissimi vivono in appartamento, basta un piccolo balcone o terrazzo per poter portare in tavola verdure fresche e di stagione. E in questo momento storico, in cui restare a casa è quasi un dovere per cercare di ridurre l'emergenza da coronavirus, si può creare un piccolo orto prêt-à-porter nella propria abitazione. Momento difficile a parte, la moda degli orti casalinghi è ormai in voga da qualche anno. Soprattutto nelle grandi città dove è difficile avere un pezzo di terra dove seminare e piantare. “Produrre verdure in casa è semplicissimo e non richiede grandi spazi”, dice al Foglio Giorgio Barchiesi, meglio conosciuto come Giorgione, cuoco divertente e famoso per la sua trasmissione dedicata alla cucina regionale – Giorgione Orto e Cucina – firmata Gambero Rosso Channel.

 

Per orientarsi ci sono diversi modi. Libri prima di tutto. Come la mini guida di Demetra-Giunti (“L'orto sul balcone”), che spiega come muovere i primi passi da contadino urbano, oppure il manuale di Slow Food, “Il piacere dell'orto”. Strumenti letterari utili per mettere in piedi un giardino domestico. Che sia decorativo o produttivo, adatto anche a balconi, terrazzi, pareti e tetti. Il primo passo da fare per un orto o giardino pensile è quello di organizzare gli spazi all'aperto e sfruttarli in altezza, lunghezza e profondità, meglio se esposti a sud-est. Oltre ad appoggiare i vasi a terra o su un tavolo si possono utilizzare fioriere appese alla ringhiera. Una struttura, come una scala al muro, per sfruttare la verticalità della parete. Cosa è meglio utilizzare se sei un orticoltore in erba? Piante o semi? Meglio le prime, spiega Giorgione, in quanto avendo superato la selezione fatta dal vivaista, “sono più facili da far crescere”. Molta della buona riuscita dipende dal tempo che dedicherete al vostro piccolo spazio. Nel caso ne abbiate poco non dovete rinunciare, basta coltivare solo pochi vasi. C'è chi si spinge oltre al proprio balcone. Sono cresciuti negli anni gli orti urbani, alcuni dei quali nelle grandi città: spazi verdi condivisi da chi abita nel quartiere o fa parte di un'associazione e decide di mettersi insieme per coltivare una fetta di terreno non utilizzato. Un'evasione dal caos delle metropoli.

  

Le verdure

“Quale verdura pianterei per prima? Sicuramente la lattuga da taglio”, risponde Giorgione. Fresca, sana e semplice da far crescere. È una buona base per la dieta giornaliera. È sconsigliato, invece, coltivare patate e altri tuberi in vaso, in quanto le loro radici richiedono molto spazio per dare dei buoni risultati. Anche i pomodori non sono difficili da far crescere, basta utilizzare delle canne o una spalliera. “Consiglio i pomodorini, anche quelli gialli, che hanno piante meno ingombranti”, dice Giorgione. E poi cipolle, l'aglio e – consiglia il cuoco umbro – la zucca. Scegliete una specie non troppo pesante. E poi melanzane, cavoli, e verze. Tra la frutta si può scegliere la fragola.  

  

Le erbe

Un po' di spazio dell'orto sospeso va sicuramente dedicato alle erbe, sempre molto utili in cucina. Ci sono quelle aromatiche, più note e che in tanti coltivano a casa, e quelle officinali, più rare e selvatiche. Quindi in piccoli contenitori separati si possono far crescere basilico, timo, salvia, prezzemolo, erba cipollina e rosmarino. E poi origano, maggioranza, menta e dragoncello. Per reperire le officinali, consiglia Giorgione, “basta andare a fare un giro in un prato di campagna”. Per chi però non è in grado di riconoscerle e raccoglierle può comunque acquistare i semi di tarassaco, malva, ortica e melissa e piantarli in vaso. Sono erbe adatte sia per cucinare che per preparare degli infusi caldi.

  

Le stagioni

Il tipo di ortaggio che, con un po' di attenzione, si può coltivare tutto l'anno è la lattuga. Ci vuole circa un mese per poterla raccogliere. Anche i ravanelli sono verdure da coltivare 360 giorni l'anno. In primavera è tempo di seminare pisello, rucola, prezzemolo. Al termine della primavera, invece, si può far iniziar a crescere la zucca. Il suo ciclo si conclude con l'autunno. E prima dell'estate si può procedere anche con i pomodori, il cavolfiore, le cicorie a foglie verdi da taglio, le melanzane, i cetrioli, le carote e le zucchine. Alla fine di aprile anche il sedano. All'inizio dell'estate è tempo di porri. In autunno, invece, nei vasi si può piantare spinacio e a fine inverno l'asparago. Tra ottobre e dicembre scalogno e aglio.

  

La cura

Tradizione vuole che in terrazzo si utilizzino vasi in terracotta o coccio. Rispetto a quelli di plastica rimangono sicuramente più stabili di fronte alle intemperie, però il loro peso è maggiore. Quindi attenzione alla dimensione. L'orto, non c'è bisogno di dirlo, esige molta acqua. Nel caso di grandi vasi, soprattutto di plastica, è bene prevedere sul fondo uno strato drenante per far defluire al meglio quella che si accumula sul fondo. Si possono utilizzare l'argilla espansa oppure il lapillo vulcanico. Il terriccio invece si può preparare mischiando diversi prodotti: la metà del vaso con terra da giardino, e l'altra metà con compost e sabbia grossolana.

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