È andata a fuoco una chiesa di Lille

Redazione

Quello bruciato nel quartiere popolare di Wazemmes è solo l’ultimo di una lunga serie di edifici religiosi danneggiati: se ne contano ben venti nel corso di un anno

Lunedì un incendio ha colpito la chiesa di Saint-Pierre-Saint-Paul a Lille, nel quartiere popolare di Wazemmes. Le fiamme, divenute presto visibili anche dall’esterno dell’edificio, hanno cominciato a divampare intorno alle 20. Arrivati subito sul posto, i Vigili del Fuoco sono riusciti a spegnere l’incendio intorno a mezzanotte e hanno evitato il crollo della parte superiore della struttura. L’inchiesta aperta dalla magistratura intende accertare se il fatto abbia avuto origine accidentale oppure dolosa. Per il momento le autorità locali – il prefetto, l’arcivescovo e il sindaco della città, l’ex segretaria del Partito socialista francese Martine Aubry – escludono quest’ultima ipotesi.

 

 

E sottolineano come la sagrestia – il punto da dove sarebbe partito il fuoco – fosse chiusa a chiave e la chiesa fosse stata, nel luglio scorso, oggetto di lavori di ristrutturazione, tra cui quello riguardante il quadro elettrico.

 

L’episodio solleva la questione della messa in sicurezza dei luoghi di culto in Francia, tornata alla ribalta dopo l'incendio di Notre-Dame a Parigi e quello della cattedrale di Nantes. Quello bruciato nella regione dell’Haut-de-France è solo l’ultimo di una lunga serie di edifici religiosi danneggiati: se ne contano ben venti nel corso di un anno, il 2018, secondo l'Observatoire du Patrimoine religeux. Le circostanze degli incendi sono molto varie, e non tutte possono essere associate ad atti formalmente anticristiani, come ha ricostruito Le Parisien.

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