Fulton Sheen

Il beato non s'ha da fare

Matteo Matzuzzi

Il Papa cambia idea: Fulton Sheen doveva essere beatificato il 21 dicembre, ma ecco lo stop inatteso

Fulton Sheen dovrà aspettare prima di diventare beato. Tutto era pronto per la solenne celebrazione del 21 dicembre, ma all’ultimo da Roma è arrivato l’alt. Niente da fare, bisognerà attendere non si sa bene fino a quando per “ulteriori approfondimenti”. A comunicarlo, con una nota di rammarico, è la diocesi di Peoria, che riassume la vicenda: “Il 18 novembre la diocesi ha ricevuto la formale notificazione che Papa Francesco ha acconsentito al fatto che la beatificazione di Fulton Sheen avesse luogo il 21 dicembre di quest’anno. Tuttavia, il 2 dicembre, la Santa Sede ha deciso di posticipare la data, su richiesta di alcuni membri della Conferenza episcopale”. “Nel clima attuale – prosegue la nota – è importante per i fedeli sapere che non c’è mai stato né c’è ora alcuna accusa circa il coinvolgimento di Sheen in abusi di minori”. Il vescovo mons. Daniel Jenky si è detto “profondamente rattristato” e ancora di più “preoccupato per i tanti fedeli” devoti di Fulton Sheen, un vero e grande profeta della chiesa contemporanea. La causa è andata avanti a lungo, complici beghe sulla traslazione della salma che hanno fatto litigare Peoria e New York, dove fu sepolto nel 1979, quarant’anni fa. Ora l’inusuale stop dopo che il Papa in persona aveva autorizzato il tutto. La sensazione è che ancora una volta, come accaduto nei decenni passati, sia la figura del telepredicatore cattolico a dividere profondamente le gerarchie statunitensi. Amato e detestato in vita, ora anche nella morte. Il tempo dirà se potrà essere annoverato nella schiera dei beati. 

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.