"La speranza è libera, non è schiava, sempre trova un posto per arrangiare una situazione", ha detto Francesco (LaPresse)

Il Papa: "Dio perdona tutto. I rigidi, legalisti ed egoisti non sanno nulla della misericordia di Dio"

Matteo Matzuzzi
Il Papa, nell'omelia pronunciata nella cappella di Santa Marta il giorno dopo l'apertura della Porta santa in tutte le cattedrali del mondo, torna a invocare "apertura" in nome della speranza, scagliandosi contro i legalisti che "non sanno nulla della misericordia di Dio".

Roma. "Quanto è bella la libertà, la magnanimità, la speranza di un uomo e una donna di chiesa. Invece, quanto brutta e quanto male fa la rigidità di una donna o di un uomo di chiesa, la rigidità clericale, che non ha speranza". Il Papa, nell'omelia pronunciata a Santa Marta il giorno dopo l'apertura della Porta santa in tutte le cattedrali del mondo, torna a invocare "apertura" in nome della speranza: "Questa è la profezia che oggi la chiesa ci dona. Ci vogliono donne e uomini di speranza, anche in mezzo a dei problemi. La speranza apre orizzonti, la speranza è libera, non è schiava, sempre trova un posto per arrangiare una situazione". In quest'anno santo della misericordia, ha chiarito Francesco, "ci sono due strade". Da una parte "chi ha speranza nella misericordia di Dio e sa che Dio è Padre; Dio perdona sempre, ma tutto; oltre il deserto c'è l'abbraccio del Padre, il perdono". Dall'altra, invece, "ci sono quelli che si rifugiano nella propria schiavitù, nella propria rigidità, e non sanno nulla della misericordia di Dio". Questi – ha aggiunto – "erano dottori, avevano studiato, ma la loro scienza non li ha salvati".

 

[**Video_box_2**]Bergoglio ha rievocato un fatto accaduto durante una messa per i malati celebrata a Buenos Aires, nel 1992. L'attuale Pontefice stava confessando da ore quando gli si avvicinò una donna di ottant'anni. "E io ho detto: 'Nonna, lei viene a confessarsi?'. 'Sì'. 'Ma lei non ha peccati'. E lei mi ha detto 'Padre, tutti ne abbiamo'. 'Ma forse il Signore non li perdona?'. 'Dio perdona tutto!', m'ha risposto. 'E come lo sa?', ho chiesto. 'Perché se Dio non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe'". Ecco – ha chiosato Francesco – "davanti a queste due persone – il libero, la speranza, quello che ti porta la misericordia di Dio e il chiuso, il legalista, l'egoista, lo schiavo delle proprie rigidità – ricordiamo questa lezione che questa anziana ottantenne portoghese mi ha dato: Dio perdona tutto, soltanto aspetta che tu ti avvicini".

Di più su questi argomenti:
  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.